La G84 è una delle ultime proposte compatte di Epomaker, un brand ormai ben noto tra gli appassionati di tastiere meccaniche per il buon equilibrio tra prezzo, design e qualità. Con un layout 80% e un sound che strizza l’occhio al thocky, questa tastiera promette di unire estetica e funzionalità ad un prezzo piuttosto accessibile.

L’ho provata per alcune settimane alternandola sia in ambito lavorativo che in momenti di svago, per capire davvero come si comporta nell’uso quotidiano. In questa recensione troverai tutte le impressioni raccolte sul campo: dai materiali alla digitazione, passando per la retroilluminazione RGB, la connettività tri-mode, l’autonomia e, naturalmente, il suono.

Packaging e contenuto

La Epomaker G84 arriva in una confezione curata, con una scatola rigida dai toni scuri e sfumature violacee, che riporta in bella vista il nome del modello e il layout della tastiera. All’interno tutto è ben ordinato e protetto, confermando l’attenzione di Epomaker anche nei piccoli dettagli.

Oltre alla tastiera troviamo: un cavo USB-C intrecciato, un estrattore per keycap e switch, un paio di switch extra, un manuale multilingua e una gradita sorpresa: una cover antipolvere rigida con logo Epomaker, sagomata per proteggere oltre ai tasti anche i bordi laterali della tastiera.

Specifiche tecniche

Prima di entrare nel dettaglio, ho messo insieme un’infografica che riassume in modo semplice le specifiche chiave della G84. Un buon punto di partenza per non perdersi nei dettagli più tecnici.

Design e caratteristiche

La Epomaker G84 punta su un design moderno e compatto, con linee pulite e un’estetica che riesce a essere al tempo stesso giocosa e sobria, a seconda del colore scelto. Il case è realizzato interamente in plastica, ma ben assemblato e con una finitura opaca e spigoli sagomati con finitura lucida piacevole alla vista e al tatto. Nonostante la costruzione non sia in alluminio o materiali premium, ho trovato il risultato finale comunque solido e ben realizzato.

EPOMAKER G84
Custom Shine-Through RGB Backlight Immerse in the vibrant RGB backlighting of G84 that reacts to all your gaming actions, while your fingers glide effortlessly over durable PBT keycaps with shine-through legends that remain crisp and clear for years. More Information... With double-shot technique, these greasy-resistan

Per ulteriori dettagli e per procedere all'acquisto, usa questo link visitare il sito ufficiale di Epomaker

Ergonomia

Dal punto di vista ergonomico, la Epomaker G84 si comporta bene, soprattutto considerando la sua natura compatta. Il layout 80% permette di risparmiare spazio sulla scrivania, lasciando più libertà per il mouse — un vantaggio concreto, specialmente in contesti di lavoro o di gioco dove il movimento laterale conta.

Il case presenta un’inclinazione naturale di  già nella configurazione base, senza piedini estesi: una posizione che ho trovato particolarmente equilibrata e confortevole, soprattutto per chi, come me, preferisce una digitazione più naturale e meno inclinata. 

Epomaker ha comunque previsto due piedini regolabili per chi desidera un angolo più pronunciato: il primo livello porta l’inclinazione a circa , offrendo un compromesso interessante per chi vuole un po’ più di pendenza senza esagerare; mentre il secondo livello raggiunge gli 11°, risultando ideale per chi predilige una scrittura più "in salita", magari abituato a tastiere da ufficio tradizionali.

Durante i miei test, ho notato come aumentando l’inclinazione, la sensazione diventa più verticale, con una maggiore pressione sulla parte superiore dei tasti, il che può risultare stancante nel lungo periodo o almeno per chi, come me, è abituato a un assetto decisamente più piatto.

Layout 80%

Il layout come anticipato è un classico 80% con tasti funzione su un’unica riga, frecce direzionali ben distanziate e una colonna verticale laterale per Home, End, PgUp e PgDn. Una scelta che mantiene la compattezza senza rinunciare troppo alla comodità.

Layout 80% della Epomaker G84

Ottima anche la scelta dei keycaps: profilo MDA (una via di mezzo tra il profilo SA e quello OEM) e legending dye-sublimated ben visibile. I keycaps sono in PBT — un bel punto a favore — anche se la sensazione al tatto potrebbe non essere al livello di altri set più costosi.

RGB

La retroilluminazione RGB della Epomaker G84 si distingue per la qualità e l’effetto visivo ben curato, senza mai scivolare nel superfluo. Si integra in modo naturale nel design della tastiera e contribuisce davvero a definire l’esperienza d’uso, specie in ambienti a bassa luminosità.

RGB attivo su Epomaker G84

Un elemento che ho trovato particolarmente riuscito è la combinazione tra keycaps shine-through e switch completamente trasparenti. Grazie a questa configurazione adottata da Epomaker, gli switch, giocano un ruolo importante nella diffusione della luce, amplificando ulteriormente l’illuminazione generale della tastiera.

Switch trasparenti ed effetto RGB

A rendere il tutto ancora più interessante ci pensano le due strisce LED laterali, posizionate sui lati destro e sinistro del case che proiettano un bagliore morbido sulla superficie della scrivania. L’effetto è discreto ma d’impatto, e aggiunge una dimensione visiva piacevole e funzionale. Personalmente trovo che aiuti a definire meglio lo spazio, rendendo l’ambiente più accogliente senza affaticare la vista.

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Striscia laterale LED in azione

La tastiera offre una buona varietà di effetti RGB predefiniti — dai più dinamici, come il wave e il ripple, a quelli statici o reattivi alla digitazione — tutti attivabili direttamente dalla tastiera oppure gestibili con maggiore precisione tramite software, permettendo di regolare colori, intensità, velocità degli effetti e anche creare layout personalizzati tasto per tasto.

Nel complesso, la retroilluminazione della G84 è un punto a favore concreto: bella da vedere, ben distribuita e utile in contesto reale.

EPOMAKER G84
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Struttura gasket e insonorizzazione

Sul fronte dell'insonorizzazione, Epomaker ha fatto un buon lavoro. All’interno del case troviamo più strati di materiale fonoassorbente: una poron foam tra plate e PCB, una switch pad dedicata, e un ulteriore strato sul fondo del case. L’insieme contribuisce a ridurre le risonanze, assorbire parte del rumore meccanico e conferire al suono complessivo un tono più maturo, smorzato e profondo. Non siamo ai livelli delle tastiere custom ultra-modded, ma per una preassemblata il risultato è più che soddisfacente.

Digitando sulla G84 si percepisce subito un certo grado di flessibilità, non eccessivo, ma sufficiente a trasmettere quel cushioned feel che ci si aspetta da un montaggio gasket. Questo si traduce in una scrittura meno “secca” e più morbida sotto le dita, soprattutto durante le sessioni prolungate. È un tipo di feedback che può piacere molto a chi scrive per lavoro o per chi, come me, apprezza un’esperienza di typing fluida e non stancante.

🧐
Un dettaglio curioso!
Durante l’uso della G84, ho notato un’anomalia interessante: i tasti 2, Caps Lock, D e X suonano in modo nettamente più profondo e smorzato rispetto agli altri.
Ho smontato la tastiera e provato a invertire gli switch, ma il suono resta identico: sembra proprio che sia la posizione stessa dei tasti a generare quel tono più thocky. Nessuna spiegazione visibile, ma un dettaglio che rende questa tastiera… un po’ più unica del previsto😅.

Sound test Epomaker G84

Qui sotto trovate la registrazione del suono prodotto dalla G84 in configurazione stock: nessun mod, niente lube, esattamente come esce dalla scatola. Personalmente, l’ho trovata già ben bilanciata e piacevole da ascoltare. 

Sound test Epomaker G84

La registrazione è stata realizzata utilizzando un microfono Hollyland Lark M1, posizionato a pochi centimetri dalla tastiera. Questo ha permesso di catturare con buona fedeltà tutte le sfumature sonore della digitazione, dai toni più secchi ai colpi più profondi.

Switch: analisi e prestazioni

Sotto i keycap della G84 troviamo gli Epomaker Transparent Switch: switch lineari pre-lubrificati, pensati per offrire una digitazione fluida già al primo utilizzo. Hanno una forza di attuazione di 32±5g e una corsa totale di 3.7 mm, caratteristiche che li rendono particolarmente leggeri alla pressione.

Lo stelo da 13,3 mm si muove fluido nel corpo in policarbonato trasparente, il pre-travel di 1.9 mm è ben dosato, reattivo ma mai troppo sensibile e la molla a singolo stadio da 18,6 mm restituisce una pressione morbida, continua, che rende la digitazione leggera. È uno switch che si lascia scrivere con piacere, anche per sessioni lunghe.

Il grafico seguente mostra una curva lineare morbida, con una forza che cresce gradualmente da 0 fino a circa 32 gf a 2 mm, punto in cui avviene l’attuazione. Superato questo punto, la curva prosegue con una leggera crescita fino a toccare un picco di circa 39 gf in prossimità del fine corsa.

Questa progressione suggerisce un’esperienza di digitazione fluida e prevedibile, senza bruschi cambiamenti di forza: un comportamento ideale per chi cerca una scrittura leggera e lineare, priva di feedback tattile o sonoro. La bassa forza di attuazione, unita al pre-travel contenuto, rende questi switch particolarmente adatti a sessioni di scrittura prolungate o all’uso in ambito gaming competitivo, dove la reattività e la fatica ridotta sono elementi chiave.

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Batteria e autonomia

La G84 è dotata di una batteria integrata da 4000 mAh, una capacità più che adeguata per una tastiera compatta di questo tipo. Il produttore dichiara fino a 15 ore di utilizzo con retroilluminazione attiva e fino a 400 ore a luci spente, valori che ho voluto testare direttamente: nel mio uso quotidiano, con RGB acceso, sono arrivato a circa 13 ore piene, mentre in modalità senza retroilluminazione l’autonomia ha sfiorato le 365 ore, il che la rende una compagna affidabile in contesti lavorativi più intensi.

La batteria alloggiata all’interno del case, con le sue specifiche ben visibili.
Batteria alloggiata all’interno del case, con le sue specifiche ben visibili.

Tenendo premuti Fn + Enter, si attiva una modalità che mostra il livello di batteria tramite l’illuminazione dei tasti numerici da 1 a 0. Ad esempio, se si illuminano solo i tasti da 1 a 6, la batteria è al 60%. Un modo semplice e immediato per tenere d’occhio lo stato di carica.

La tastiera si ricarica sia in modalità wireless che cablata: basta collegare il cavo USB-C e la ricarica parte in automatico, senza bisogno di impostazioni aggiuntive.

Connettività tri-mode

La G84 supporta la connettività tri-mode: via cavo USB-C, Bluetooth e wireless 2.4 GHz. Durante l’uso ho riscontrato una buona stabilità in tutte e tre le modalità, con una latenza impercettibile in 2.4 GHz, ideale per giocare o lavorare senza fili.

Interruttori per la modalità Mac/Win, porta USB-C e selettore modalità connessione

Lo switcher fisico per cambiare modalità è comodo da raggiungere, posizionato in alto a sinistra. Utile anche il piccolo vano sotto uno dei piedini, pensato per alloggiare il dongle USB: una trovata semplice ma pratica, che evita di perderlo in giro.

Software

Interfaccia VIA

Uno dei punti a favore della G84 è la compatibilità con VIA, il noto configuratore open-source per la personalizzazione di layout, macro e layer. Il profilo JSON dedicato è disponibile sul sito Epomaker e si carica senza difficoltà. Una buona notizia per chi vuole adattare la G84 al proprio flusso di lavoro o a specifici giochi, senza passare per software proprietari invadenti.

💡
Per chi non ha mai usato VIA, può sembrare complicato all’inizio, ma bastano un paio di clic per capirne il funzionamento. È un software snello, senza installazione, che gira anche dal browser (in versione web) e permette di salvare le modifiche direttamente nella memoria della tastiera.

A colpo d'occhio

📌 Se ti sei perso tra specifiche tecniche, impressioni personali e test sul campo, nessun problema: ecco un'infografica che riassume tutto quello che c’è da sapere sulla Epomaker G84.

Prezzi e disponibilità

La tastiera Epomaker G84 è disponibile per l'acquisto direttamente dal sito ufficiale al prezzo di 79 €, comprensivo di IVA e spese di spedizione per l'Italia. Attualmente, non risultano offerte promozionali attive per questo modello. 

È importante notare che, sebbene siano disponibili altri modelli Epomaker su piattaforme come Amazon e rivenditori locali, la G84 potrebbe non essere sempre presente su questi canali. Pertanto, per chi è interessato a questo specifico modello, l'acquisto tramite il sito ufficiale rimane l'opzione più affidabile.

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Conclusioni

La Epomaker G84 si presenta come una tastiera compatta ma completa, con un design curato, una scrittura piacevole e una flessibilità d’uso davvero notevole grazie alla connettività tri-mode. Pur avendo qualche piccolo dettaglio curioso — come la differenza sonora in alcuni tasti, l’esperienza d’uso resta ottima sotto ogni aspetto, soprattutto considerando la fascia di prezzo. Una tastiera che può soddisfare sia chi cerca un setup essenziale ma di qualità, sia chi vuole iniziare a esplorare il mondo delle meccaniche senza spendere troppo!