Negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere da vicino diversi progetti di Wobkey, ma il mio primo vero contatto con il brand è avvenuto con la Rainy 75. Per varie ragioni quella tastiera è rimasta una delle mie preferite in assoluto: il suono profondo e pieno, insieme al feeling generale me l’hanno fatta apprezzare immediatamente e rimane tuttora un punto di riferimento nella mia esperienza con le meccaniche. Con la Crush80 Reboot Pro l’azienda affronta un progetto diverso e più ambizioso. Se la Rainy75 si rivolgeva a chi amava il formato compatto 75%, qui ci troviamo davanti a una tastiera in formato TKL (tenkeyless), pensata per chi desidera un layout più ampio e tradizionale, senza arrivare a scomodare le dimensioni di una full size.

Per i più attenti, il nome stesso di questo modello racconta qualcosa: “Reboot” non è solo una sigla accattivante o un vezzo di marketing, ma indica chiaramente un approccio nuovo, un rilancio del concetto stesso di TKL da parte di Wobkey.

Perché "Reboot"

La Crush80 non è arrivata sugli scaffali come un prodotto qualsiasi: prima della sua versione definitiva, Wobkey ha scelto un percorso diverso, coinvolgendo direttamente la propria community. È nata così la Crush80 Beta Entry, una serie limitata di circa 2000 unità proposta a un prezzo ridotto, con un invito chiaro: provarla e restituire feedback sinceri dopo qualche settimana di utilizzo.

Le specifiche della versione beta già anticipavano alcune soluzioni che avrebbero poi caratterizzato il Reboot:

Caratteristica Dettaglio
Case Smontaggio rapido con sistema Catch-ball mount
PCB Removibile con POGO pin magnetici (al posto dei cavi interni)
Scocca CNC alluminio 6063
Layout TKL (Tenkeyless)

Un approccio raro in effetti ma lodevole, dove il contributo degli utenti è diventato parte del processo creativo, e influenzando aspetti concreti della tastiera come la resa acustica, la solidità strutturale e piccoli dettagli di usabilità che emergono solo nell’uso di tutti i giorni.
Il passo successivo è arrivato quando Wobkey ha annunciato la versione definitiva: Crush80 Reboot, disponibile nelle varianti Lite e Pro, pensate per soddisfare esigenze diverse.

Adesso che conosciamo la sua storia, è arrivato il momento di scoprire più da vicino cosa offre questa tastiera e perché potrebbe rappresentare un vero passo avanti per chi cerca una meccanica premium e diversa dal solito.

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Se è la tua prima tastiera meccanica, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida per principianti su come scegliere il formato, gli switch e i materiali. Ti aiuterà a capire meglio cosa aspettarti da un layout TKL come quello della Crush80 Reboot Pro.

Packaging e contenuto

L’unboxing della Crush80 Reboot Pro è stato una piccola sorpresa. Pur sapendo a grandi linee cosa aspettarmi, non mi ero fatto troppi spoiler e aprire lo zip della custodia è stata una piacevole sorpresa. Subito in evidenza il plate extra in alluminio, seguito da uno strato fonoassorbente aggiuntivo: due elementi che da soli raccontano l’attenzione di WOB per l’acustica e la personalizzazione. Accanto ai più consueti cavo e switch puller, ho trovato un set di accorgimenti che raramente si vedono in confezione: viti di ricambio, quattro gasket in silicone, due bumper e ulteriori cuscinetti pensati per ottimizzare la resa sonora e il comfort.

La sacca in tessuto è stata un dettaglio capace di strapparmi un sorriso: un piccolo extra che, pur non avendo un reale impatto tecnico sulla tastiera, trasmette un forte senso di attenzione verso l’utente. Non migliora il suono, non aggiunge funzionalità, ma comunica cura e considerazione, elementi che fanno la differenza quando si parla di prodotti premium. È proprio questo tipo di accorgimento a valorizzare l’esperienza complessiva, confermando la Crush80 Reboot Pro come una proposta che appartiene di diritto alla fascia alta del mondo delle meccaniche.

Elemento Descrizione
Custodia rigida con zip Protezione elegante per trasporto sicuro della tastiera
Cavo USB-C Robusto e pronto all’uso
Manuale utente Istruzioni chiare e dettagliate per l’uso e la manutenzione
Alternative Aluminium Positioning Plate Piastra di posizionamento alternativa in alluminio
Spare Screws Viti di ricambio
Gaskets x4 / Silicone Bumper x2 / Silicone Feet x2 Guarnizioni e cuscinetti in silicone per personalizzare il feeling e migliorare l’insonorizzazione
Switch Puller Estrattore per switch, per sostituirli facilmente
IXPE Pad Pad per assorbire vibrazioni e ottimizzare il suono
Cloth Bag Sacchetto in tessuto per trasportare tastiera e accessori

Specifiche tecniche

Prima di raccontare come si comporta nell’uso quotidiano, vale la pena soffermarsi sulle specifiche tecniche della Crush80 Reboot Pro. Uno sguardo all’infografica qui sotto basta per capire che si tratta di un progetto orientato a solidità costruttiva, attenzione all’acustica e praticità d’uso.

Infografica con le specifiche tecniche della Wobkey Crush80 Reboot Pro

È qui che emergono le scelte progettuali di WOB: materiali premium, soluzioni di montaggio innovative e una dotazione che la distinguono da molte altre TKL sul mercato.

Design e materiali

La Crush80 Reboot Pro si presenta come una TKL ben costruita interamente in alluminio lavorato CNC con finitura anodizzata opaca. Le linee sono pulite, arricchite da piccoli dettagli come il bordo smussato lungo la cornice e il caratteristico cut-out a forma di battito cardiaco sotto il cluster dei tasti navigazione, pensato per lasciar filtrare l’illuminazione RGB interna.

La Crush80 Reboot Pro si presenta come una TKL solida e ben costruita, realizzata interamente in alluminio CNC con finitura anodizzata opaca. Le linee sono pulite, arricchite da piccoli dettagli come il bordo smussato lungo la cornice e il particolare cut-out a forma di battito cardiaco, posizionato sotto il cluster dei tasti navigazione, che aggiunge un tocco distintivo lasciando filtrare la luce RGB dall’interno.

Nonostante il layout compatto, le proporzioni restano equilibrate: 355 mm di larghezza, 138 mm di profondità e 34 mm di altezza nel punto più alto. La tastiera pesa 2.382 kg, un valore che la rende più pesante di molte concorrenti nella stessa fascia, ma assicura stabilità assoluta sulla scrivania. Sul fondo, oltre ai piedini in gomma antiscivolo, spicca la piastra in acciaio inox con finitura PVD[1] specchiata e sportellino magnetico che nasconde lo spazio per riporre il dongle USB.

Disponibile in dieci colorazioni — dal nero al blu, fino a tonalità più particolari come warm silver o il viola — la Reboot Pro trasmette un’estetica premium senza bisogno di fronzoli. E sul fronte dei materiali, WOB ha curato con attenzione anche il trattamento della scocca: alcune varianti sono rifinite tramite elettroforesi a 180 grit, mentre altre – come la versione Navy di questa recensione – adottano un’anodizzazione più fine a 220 grit. Può sembrare un dettaglio minore, ma fa la differenza sia al tatto che alla vista: la superficie appare più uniforme, con una texture finissima che si sposa perfettamente con la solidità complessiva della tastiera. Sono sfumature che forse solo i più attenti noteranno, ma che raccontano bene la volontà di WOB di saperci fare.


  1. Finitura PVD è un processo tecnologico che crea un rivestimento sottile e ultra-resistente su un materiale, applicando tramite evaporazione e condensazione film metallici in un ambiente sottovuoto. Questo processo migliora drasticamente la durezza, la resistenza a graffi, usura, corrosione e scolorimento, conferendo al prodotto un aspetto estetico di alta qualità e colori stabili nel tempo. ↩︎

Ergonomia e usabilità

Sul fronte ergonomico, WOB ha scelto un approccio semplice e misurato, durante il mio utilizzo il profilo inclinato della Crush80 Reboot Pro non è mai risultato fastidioso: parliamo di un’inclinazione contenuta, intorno ai  con un’altezza che va dai 19 mm davanti ai 34 mm dietro. È una configurazione che permette di scrivere o giocare senza dover per forza ricorrere a un poggiapolsi, anche se io comunque lo uso per abitudine, ma non è una necessità imposta.

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Nota: La scocca non prevede piedini regolabili: l’inclinazione resta quindi fissa. Chi preferisce un assetto più piatto o un angolo diverso dovrà ricorrere a un poggiapolsi o a un supporto esterno.
Nella foto i 7 gradi di inclinazioni fissi della tastiera.

Il peso di ben 2.382 g gioca un ruolo importante visto che rende la tastiera assolutamente immobile sulla scrivania anche nelle digitazioni più energiche, dando quella sensazione di “piantata” che molti appassionati cercano. Lo svantaggio è ovvio: non è una compagna pensata per spostamenti frequenti!!

I keycap in PBT double-shot, dal profilo leggermente più basso e con righe scolpite, offrono una superficie piacevole e non scivolosa, trattengono poco le impronte e mantengono sempre un buon grip. La combinazione FR4 gasket-mounted + gli strati fonoassorbenti (poron/IXPE/film PCB) dà una sensazione tattile morbida: i tasti non risultano “rimbalzosi”, la corsa è avvolgente e la risposta è sempre super prevedibile.

Layout TKL

La Crush80 adotta un vero layout TKL (80%), nel senso che non si tratta di un 75% “allungato”: parliamo infatti di 88 tasti con fila funzione completa e un cluster 3×3 di navigazione, quindi niente tastierino numerico ma tutte le funzioni che possono tornare utili come freccette, Home/End, PgUp/PgDn ecc..

Layout TKL della Wobkey Crush80 Pro Reboot

Praticamente, il layout è pensato per essere funzionale prima di tutto: mantiene un ingombro contenuto (circa 355 × 138 mm) ma restituisce la comodità di una tastiera tradizionale, ideale per chi alterna scrittura intensa, produttività e un po’ di gaming. Per chi provenie da 75% è il compromesso perfetto: più spazio per i tasti utili senza arrivare alle dimensioni di una full-size.

Quello che mi ha colpito positivamente, e che credo sarà apprezzato anche dal pubblico europeo — in particolare quello italiano — è la cura con cui WOB ha pensato al PCB. Non solo è hot-swappable, ma supporta configurazioni avanzate come lo split space e, soprattutto, lo stepped caps e lo standard ISO. Una scelta che apre la strada a una personalizzazione reale e che rende la Crush80 Reboot Pro un prodotto adatto anche a chi vuole una tastiera premium senza dover rinunciare a un layout più vicino alle proprie abitudini di digitazione.

RGB

WOB non si è limitata a inserire dei LED tanto per rendere la tastiera più appariscente: l’illuminazione della Crush80 Reboot Pro è stata pensata per offrire un’esperienza visiva curata. Non troviamo quindi effetti “sparati” o invadenti tipici delle tastiere più economiche, ma una luce discreta e ben integrata con il design complessivo. È un elemento che rimane accessorio, certo, ma che quando viene attivato riesce a valorizzare la tastiera senza sovrastarla, conquistando anche chi normalmente non ama l’RGB. La tastiera è dotata di due sottili strisce laterali, una a destra e una a sinistra, che proiettano un alone di luci sulla superficie di appoggio. L'effetto contribuisce a creare un’atmosfera leggera e avvolgente, perfetta per chi, come me, lavora o gioca in ambienti con luce soft.

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Le strisce LED laterali della Crush80 Reboot Pro proiettano un’illuminazione soffusa sulla scrivania

Elemento originale è il piccolo led di status a forma di tracciato ECG posizionato accanto alle frecce. Un dettaglio estetico che ricorda il battito di un cuore e dialoga con le strisce laterali, creando continuità visiva e armonia nell’illuminazione complessiva della tastiera. Questo led funge anche da indicatore del Caps-Lock, illuminandosi di bianco quando il tasto è attivo e tornando al colore corrente una volta disattivato. Un particolare che dimostra come design e praticità possano convivere assieme senza eccessi!

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Il LED status si illumina di bianco quando il Caps Lock è attivo, unendo design e funzionalità.

L’effetto RGB della tastiera è piacevolmente calibrato: i LED dei tasti si gestiscono separatamente rispetto a quelli laterali e al simbolo ECG, permettendo giochi di luce complessi senza mai risultare confusionari. Giocando con i vari preset, ne ho contati 12, ma collegando la tastiera al software ho scoperto che in realtà i preset RGB preinstallati sono 18, ciascuno regolabile d'intensità. Forse non tutti verranno mai utilizzati, ma mostra la filosofia di WOB di offrire all’utente una libertà creativa pressoché totale.

Video demo degli effetti RGB della Crush 80 Pro Reboot

Struttura interna

La struttura interna della Crush80 Reboot Pro è uno dei suoi punti di forza più evidenti, WOB ha scelto un approccio gasket-mounted con piastra FR4 e un sistema multistrato di materiali fonoassorbenti (Poron, IXPE e film PCB) che smorzano vibrazioni e risonanze, restituendo una digitazione morbida, precisa e da un suono controllato che accompagna ogni battuta senza risonanze indesiderate. È una resa che si apprezza tanto nella scrittura prolungata quanto nelle sessioni di gioco, grazie a tasti solidi e ben scolpiti.

Vista del PCB della Crush80 Reboot Pro con gli otto punti gasket evidenziati.

Interessante notare la presenza in confezione di alcuni extra aggiuntivi: quattro gasket, due bumper e due piedini in silicone, che permettono di affinare la risposta e il comfort della tastiera. Veri strumenti di personalizzazione già previsti da WOB, pensati per chi vuole modulare la sensazione sotto le dita o ottenere una resa acustica diversa senza dover ricorrere a componenti aftermarket. È un’attenzione che rivela la volontà del brand di offrire un prodotto solido e longevo, capace di adattarsi alle esigenze e allo stile di utilizzo di ogni utente.

Sistema di chiusura catch-ball: pratico, solido e pensato per una manutenzione senza attrezzi.

La cura della Crush80 Reboot Pro emerge anche dal sistema di manutenzione scelto. In una struttura così solida, difficilmente ci si aspetterebbe di poter accedere all’interno senza cacciaviti o strumenti vari: basta invece sollevare i bordi con le mani per trovarsi già nel cuore della tastiera. È vero, un approccio del genere potrebbe far pensare a un compromesso rispetto alla rigidità offerta dalle viti tradizionali. in realtà, il catch-ball mount adottato da WOB riesce a garantire sia praticità sia stabilità, senza nulla togliere all’equilibrio complessivo della struttura.

Il sistema Magnetic POGO Pin: una soluzione pulita e sicura per collegare PCB e batteria.

È nei dettagli nascosti che spesso si misura la qualità: nel caso della Crush80, il Magnetic POGO Pin tra PCB e batteria ne è la prova più evidente. Una soluzione elegante e funzionale: niente fili da scollegare né rischi di danneggiamento durante lo smontaggio, ma un aggancio magnetico immediato e sicuro. È un accorgimento che semplifica ulteriormente la manutenzione e che sottolinea la volontà di Wobkey di rendere la Crush80 una tastiera davvero “a prova di utente”, pensata per durare e facilitare modifiche nel tempo.

Sound test

Nel video qui sotto puoi ascoltare con chiarezza il profilo sonoro della Crush80 Reboot Pro: la registrazione è stata effettuata con un microfono Hollyland Lark M1 posizionato a breve distanza, così da restituire fedelmente il timbro e le sfumature della digitazione.”

Video completo di unboxing, teardown e sound test della Crush80 Reboot Pro.

Switch

La tastiera arriva equipaggiata con i nuovi Kailh Cocoa, switch lineari da 45g che si distinguono per una combinazione piuttosto interessante di materiali e resa sonora. La struttura prevede un housing superiore in POM, la parte inferiore in PA66 e uno stelo in DuPont POM con una struttura più lunga del normale che cambia sia il feeling che l’acustica dello switch. Il risultato è un suono che unisce il clack alto e squillante della battuta superiore a una chiusura più cremosa e morbida sul fondo corsa, con un volume complessivamente elevato ma mai sgradevole.

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Nota tecnica: lo stelo è realizzato in DuPont POM, una variante di POM (Polyoxymethylene) sviluppata da DuPont. Si tratta di un materiale plastico tecnico ad alte prestazioni, scelto per la sua scorrevolezza e resistenza all’usura, che contribuisce alla sensazione fluida e stabile dello switch.

Rispetto a switch concorrenti come gli HMX, i Cocoa offrono un suono più ricco e complesso, soprattutto negli upstroke: la fase di risalita non è mai scarica, ma diventa parte integrante del carattere sonoro, grazie alla combinazione dei materiali impiegati. Qualche leggerissima ruvidità può emergere se si ascolta con un microfono molto vicino o con l’orecchio attaccato ai tasti, ma durante la digitazione reale questa sensazione svanisce: un minimo di lubrificazione manuale può comunque eliminare ogni residuo di scratchiness e rendere l’esperienza ancora più fluida.

Dal punto di vista del feel, i Cocoa restituiscono una corsa burrosa e leggera, con un ritorno elastico e rapido grazie alla molla lunga ma dal peso contenuto. Questo li rende perfetti per scrivere a lungo senza affaticarsi e adatti anche al gaming, dove la reattività è un plus. Il peso di attuazione contenuto, unito alle tolleranze molto strette tra housing e stem, offre una digitazione precisa, con wobble praticamente inesistente e una pulizia tattile rara in questa fascia.

Curva forza-corsa dello switch lineare Kailh Cocoa: attuazione a 45 g e corsa totale di 3,6 mm.

Nel complesso, i Kailh Cocoa si collocano come una scelta equilibrata e appagante: leggeri, lisci e con un timbro particolare, sono pensati per chi apprezza un’esperienza lineare scorrevole ma non piatta, capace di valorizzare tanto le sessioni di scrittura quanto il gioco.

Caratteristica Dettaglio
Nome Kailh Cocoa
Tipo Lineare
Forza di attuazione 45 g ± 5 g
Pre-travel 2,0 mm ± 0,4 mm
Corsa totale 3,6 mm ± 0,4 mm
Housing top POM
Housing bottom PA66
Stem POM
Mount 5 pin
Lubrificazione

Keycaps e stabilizzatori

I keycaps della Crush80 Reboot Pro sono realizzati in PBT double-shot, una scelta che garantisce durata nel tempo e un feeling superiore rispetto all’ABS. La superficie leggermente opaca offre un buon grip e trattiene pochissimo le impronte, qualità che si apprezza sia nelle lunghe sessioni di scrittura che durante il gaming. Il profilo, leggermente più basso e con righe scolpite, contribuisce a una digitazione naturale e precisa, migliorando la stabilità delle dita sui tasti.

Un aspetto da non sottovalutare è la parte estetica: la Reboot Pro è proposta in dieci varianti cromatiche, ognuna con combinazioni di keycaps pensate per valorizzare la scocca. Nel caso della versione Navy protagonista di questa recensione, la tastiera presenta un mix elegante di tasti blu scuro, grigio chiaro e bianco, con legende in bianco o nero a seconda del contrasto. Un approccio multitone sobrio e curato, che rende la tastiera raffinata senza scivolare nell’eccesso.

Sul fronte degli stabilizzatori, WOB ha optato per una soluzione personalizzata già lubrificati in fabbrica e privi di fastidiosi rattle, suono uniforme anche sui tasti più ampi come Spazio o Shift. Sono dei clip-in, una scelta che non toglie nulla alla qualità complessiva: sono solidi, ben fissati e contribuiscono a mantenere il profilo sonoro uniforme su tutti i tasti più lunghi. Grazie al sistema di apertura rapido della tastiera, è semplice accedervi per lubrificarli o sostituirli, così da affinare ulteriormente la resa acustica senza particolari difficoltà.

Batteria e autonomia

La Wobkey Crush80 Reboot Pro integra due batterie da 3.750 mAh, decisamente sopra la media per una tastiera di questa categoria. Durante i giorni di test ho monitorato con attenzione la durata della batteria, appuntando le ore effettive di utilizzo e quelle di standby. Con l’illuminazione RGB attiva al 50% di intensità, la tastiera ha consumato circa il 45% della carica dopo 10 ore e 47 minuti di uso reale, portando a una stima complessiva di circa 24 ore di autonomia effettiva.

Si tratta di un dato più che convincente per una tastiera wireless di questa categoria, soprattutto considerando che parliamo di utilizzo continuativo con retroilluminazione attiva. Nelle mie prove, al 55% residuo, restavano ancora oltre 13 ore di lavoro, un’autonomia più che sufficiente per coprire diversi giorni di scrittura o gaming senza la necessità di ricaricare.

Vale la pena ricordare che, secondo i dati forniti da Wobkey, con l’RGB disattivato la tastiera può raggiungere fino a 900 ore di utilizzo: un valore probabilmente ottenuto in condizioni di laboratorio ottimali, ma che lascia intuire in modo chiaro quanto l’autonomia reale possa variare a seconda delle impostazioni e dello scenario d’uso. Allo stesso tempo, questo dato dimostra l'enorme durante della batteria se usata senza retroilluminazione, un vantaggio concreto per chi ha necessità di massimizzare l'autonomia il più possibile.

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Un aspetto curioso riguarda l’interruttore di accensione: a differenza di molte altre tastiere, qui non lo troviamo sul retro. WOB ha scelto di nasconderlo sotto il tasto Caps Lock, costringendo quindi a rimuovere il keycap per attivare o spegnere la modalità wireless. Una scelta che privilegia la pulizia estetica e la continuità del design, ma che inevitabilmente aggiunge un piccolo passaggio in più all’esperienza d’uso quotidiana.

Personalmente apprezzo soluzioni diverse, come quella adottata da Iqunix con la MQ80, che rinuncia all’interruttore fisico in favore di una pressione prolungata di Fn + Esc per accendere e spegnere la tastiera. Una soluzione più intuitiva e immediata, anche se non so quali vincoli ingegneristici abbiano portato WOB a non adottarla qui. Quel che è certo è che, conoscendo la cura progettuale vista in altri aspetti, la scelta non è stata casuale: probabilmente ci sono limiti tecnici o di affidabilità che non vediamo, e che meritano rispetto più che critiche superficiali.
Indicazione della carica residua: la combinazione Fn + Spazio illumina la fila numerica con i livelli di batteria.

Il monitoraggio della carica è abbastanza pratico, basta premere la combinazione Fn + Spazio: i tasti numerici da 1 a 0 si illuminano per indicare la percentuale residua. Nell’immagine sopra, ad esempio, si vede una carica al 30%, segnalata dall’illuminazione dei tasti da 1 a 3. La ricarica avviene tramite porta USB-C sul retro, e durante il collegamento la tastiera può essere usata in modalità cablata senza alcuna differenza di prestazioni.

Uno degli aspetti che può creare un po’ di confusione è la gestione delle diverse modalità di connessione. In realtà, la Crush80 Reboot Pro si comporta in modo molto logico: basta conoscere i suoi stati per avere tutto sotto controllo. Ho raccolto in questa tabella i vari scenari possibili, così da rendere chiaro cosa succede a seconda che si utilizzi l’interruttore wireless, il cavo USB-C o le combinazioni da tastiera.

Interruttore USB-C Stato Note
Off No Spenta
Off Cablata Si accende subito
On No Wireless BT/2.4G attivi
On Wireless + ricarica Per cablata serve Fn+Tab

Un aspetto che conferma come la Crush80 Reboot Pro sia pensata per adattarsi tanto all’uso statico da scrivania quanto a chi preferisce una postazione più pulita e senza cavi.

Connettività

La Crush80 Reboot Pro mette sul tavolo tre modalità di collegamento: USB-C cablataBluetooth 5.0 e 2.4 GHz wirelesstramite dongle incluso. È un approccio che punta alla massima versatilità, adattandosi tanto a chi cerca affidabilità in ambito desktop quanto a chi desidera una tastiera flessibile da usare con più dispositivi.

La modalità Bluetooth permette di associare fino a tre device contemporaneamente, con passaggio rapido (Fn + Q/W/E), una funzione che semplifica enormemente la vita a chi alterna portatile, tablet e smartphone.

Sul fronte prestazioni, il wireless 2.4 GHz è quello più equilibrato: stabile, veloce e con una latenza che può scendere fino a 3 ms attivando la modalità ultra-low latency (Fn + H). Anche in modalità cablata, questa funzione è presente e porta il tempo di risposta a circa 2 ms, praticamente impercettibile per qualsiasi uso. Solo il Bluetooth resta meno performante, con ~8 ms di latenza, ma comunque più che adeguato per produttività e digitazione quotidiana.

Ecco un rapido confronto tra le due modalità wireless:

Modalità Latenza/Pooling Caratteristiche principali
USB-C cablata ~2.0ms/500hz) Massima stabilità, ricarica integrata, ottima per gaming competitivo.
2.4GHz Wireless ~3.0ms/250hz Connessione rapida e affidabile, ideale per scrittura e gaming leggero.
Bluetooth 5.0 ~8.0ms/125hz Associazione fino a 3 dispositivi (Fn + Q/W/E), perfetta per multi-device.

La Crush80 Reboot Pro non è stata progettata con il gaming competitivo in mente, e lo si nota subito guardando ai suoi valori di polling rate. In wireless 2.4 GHz la frequenza di aggiornamento si ferma a 250Hz, mentre in modalità cablata raggiunge i 500Hz. Si tratta di numeri più che adeguati per l’uso di tutti i giorni e per sessioni di gioco rilassate, ma distanti dal riferimento dei 1000Hz che ormai rappresenta lo standard nelle tastiere nate per gli eSports.

Nell’uso pratico questo significa che la Crush80 è perfetta per chi alterna lavoro, scrittura e gaming leggero, ma non è la candidata ideale per chi cerca la massima reattività in sparatutto competitivi o scenari dove ogni millisecondo può fare la differenza. Non è un limite del tutto negativo: anzi, la sua vocazione resta quella di offrire comfort, solidità e un’acustica premium, aspetti che la rendono una compagna straordinaria in ambiti diversi dal gaming estremo.

Software

La Crush80 Reboot Pro si affida a VIA, la piattaforma open-source che è ormai uno standard per il mondo delle tastiere custom. Una scelta che non punta a stupire con suite proprietarie pesanti, ma che privilegia la libertà di configurazione e la compatibilità con un ecosistema già familiare a chi è dentro la community.

Per configurare la tastiera è sufficiente scaricare dal sito di supporto WOB il file JSON dedicato (in versione cablata e wireless) e caricarlo su VIA Web tramite browser. Da lì si aprono le possibilità di rimappare qualsiasi tasto, gestire fino a quattro layer, creare macro e modificare gli effetti RGB principali.

Qui sotto uno screenshot di VIA Web aperto su macOS con la Crush80 Reboot Pro connessa e riconosciuta:

VIA su Chrome: la Crush80 Reboot Pro viene riconosciuta e consente di personalizzare tasti ed effetti RGB.
⚙️
Come usare VIA web
1. Scarica il file JSON dal sito WOB
2. Apri VIA Web su Chrome, clic su Settings e poi Design tab
3. Carica il json e attendi il riconoscimento della tastiera
4. Personalizza tasti, layer e RGB direttamente dal browser.

A colpo d'occhio

Per dare un colpo d’occhio immediato alle caratteristiche principali della Crush80 Reboot Pro, ho preparato questa infografica che riassume le specifiche e le feature più importanti del modello in prova.

Infografica con le principali specifiche e feature della Wobkey Crush80 Reboot Pro.

Prezzo e opinioni

La Wobkey Crush80 Reboot Pro è acquistabile direttamente dal sito ufficiale a 174 USD, un prezzo che comprende già l’iva. Al momento dell’ordine per l’Italia vengono aggiunti 5$ di spedizione, una cifra quasi simbolica considerando peso e dimensioni della tastiera. Tradotto in pratica: il totale si ferma intorno ai 147 € al cambio, un valore che rende ancora più interessante la proposta.

Considerando l’estrema qualità dei materiali, la cura progettuale, la dotazione di accessori inclusa e l’esperienza complessiva offerta da Wobkey, si tratta di un rapporto qualità-prezzo davvero eccellente. È un prezzo di ingresso che definirei pienamente giustificato, anzi sorprendente per ciò che viene messo sul tavolo.

Se dopo aver letto questa recensione siete ancora indecisi, il mio consiglio è semplice: acquistatela senza esitazioni. Questa tastiera riesce ad andare incontro alle aspettative più alte e raramente mi è capitato di recensire un prodotto di questo calibro. Probabilmente solo un’altra volta, e anche in quella occasione stavo recensendo proprio una Wobkey: la Rainy 75.

Crush 80 Reboot Pro
WOBKEY's upgraded 5-Sec Quick Release Magnetic ball-catch structure for fast disassembly.Toolless design gives you the satisfying signature click when you reinstall the top frame. Extra silicone padding prevents scratching on the upper frame. Hot Swappable PCB & Battery Take your PCB out with elegance and no more fiddling with flex cables. Crush 80 uses magnetic POGO pins to connect your PCB to the battery compartment sandwitched between 2 pieces of backplates. Dedicated magnetic receiver storage.

Come ogni tastiera, anche la Crush80 Reboot Pro porta con sé punti di forza evidenti e qualche compromesso che vale la pena sottolineare. Nella mia esperienza d’uso ho trovato diversi aspetti che la rendono speciale e altri che potrebbero non convincere tutti. Per aiutarti ad avere una visione chiara, ho raccolto in una sintesi i principali pro e contro emersi durante la recensione:

Pro ✅ Contro ❌
Costruzione full CNC in alluminio No knob o tasti multimediali
Gasket + strati fonoassorbenti Interruttore on/off sotto Caps Lock
Switch Kailh Cocoa fluidi e lubrificati Solo switch Kailh Cocoa disponibili
Layout TKL con ISO e split space No cover proteggi polvere in confezione
RGB sobrio e ben integrato
Apertura tool-less (catch-ball)
Dotazione ricca (piastra, gasket, custodia)
Ottimo rapporto qualità/prezzo

Ma a chi è davvero indirizzata questa tastiera? Sicuramente a chi scrive molto per lavoro o per passione, a chi apprezza un’esperienza di digitazione premium e a chi cerca una compagna stabile e solida nel tempo. Anche i gamer potranno trovarsi bene, pur sapendo che per il competitivo esistono soluzioni più specifiche come le Wooting 80HE.

Consigliata ✅ Sconsigliata ❌
A chi scrive molto e cerca comfort e acustica premium A chi desidera una tastiera leggera e portatile
A chi vuole una TKL solida, configurabile e longeva Ai gamer competitivi che puntano al polling rate 1000 Hz
A chi apprezza la possibilità di moddare senza complicazioni A chi cerca funzioni multimediali o knob integrato

Conclusioni

Quando sono arrivato al momento delle conclusioni di questa recensione, mi sono chiesto se mi fosse sfuggito qualcosa, se avessi tralasciato un dettaglio capace di fare davvero la differenza per il lettore, per l’utente ideale della Crush80. Una riflessione inevitabile, perché questa tastiera è davvero tanta.

La qualità costruttiva è di livello assoluto, la scocca in alluminio CNC, il peso che la rende ancorata alla scrivania: ogni dettaglio trasmette la sensazione di un prodotto pensato per durare. Il sound profile, la cura nei materiali fonoassorbenti, la possibilità di personalizzare con gasket e bumper extra: tutto comunica passione e attenzione maniacale per l’esperienza di digitazione.

Non è una tastiera nata per tutti, e questo è il suo bello. Se cerchi semplicemente un prodotto da collegare e dimenticare, probabilmente passerai oltre. Ma se scrivi tanto, se ami la sensazione piena e consistente di tasti che non deludono mai, se apprezzi il design pulito e l’approccio premium senza fronzoli, allora la Crush80 Reboot Pro è una di quelle tastiere che ti faranno sorridere ogni volta che poggerai le dita sui suoi tasti.

Il prezzo, che a prima vista potrebbe sembrare impegnativo, si rivela invece sorprendentemente giusto: circa 147€ spedita in Italia, per quello che offre, è più un invito che una barriera. Difficile trovare altrove lo stesso mix di qualità, completezza della confezione e cura progettuale. La Wobkey Crush80 Reboot Pro a mio avviso è un manifesto di come dovrebbe essere concepito un prodotto enthusiast, capace di unire ergonomia, acustica, versatilità e un’estetica che sa distinguersi senza mai esagerare. Una tastiera che non si limita ad accompagnare il lavoro o il gaming, ma che diventa parte integrante del piacere di scrivere.

Crush 80 Reboot Pro
WOBKEY's upgraded 5-Sec Quick Release Magnetic ball-catch structure for fast disassembly.Toolless design gives you the satisfying signature click when you reinstall the top frame. Extra silicone padding prevents scratching on the upper frame. Hot Swappable PCB & Battery Take your PCB out with elegance and no more fiddling with flex cables. Crush 80 uses magnetic POGO pins to connect your PCB to the battery compartment sandwitched between 2 pieces of backplates. Dedicated magnetic receiver storage.

Io ti ringrazio per avermi accompagnato in questo viaggio dentro la Wobkey Crush80 Reboot Pro. Spero che la mia recensione ti abbia dato spunti utili, curiosità da esplorare e voglia di provarla con mano. Se hai domande, dubbi o vuoi confrontarti su qualche dettaglio, sarò felice di aiutarti. 

Ciao.

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