Nel corso del 2025 le tastiere magnetiche con switch Hall Effect sono passate dall’essere una nicchia per pochi smanettoni a diventare una vera e propria ossessione nel mondo del gaming. Parliamo di prodotti con caratteristiche davvero interessanti: attuazione regolabile al decimo di millimetro, praticamente zero dead zone, funzioni analogiche e una latenza, all’atto pratico, completamente assente.

Ho già avuto modo di provare diverse soluzioni appartenenti a questa categoria, tra cui la Wooting 80HE (per i più curiosi trovate la recensione qui), ma oggi voglio concentrarmi sulla nuova proposta di Epomaker: HE68 Lite. Secondo l’azienda, l’obiettivo è portare questa tecnologia “da pro player” in una tastiera compatta al 65%, esclusivamente cablata, a un prezzo decisamente più accessibile rispetto a molte alternative, sia di Epomaker stessa che dei concorrenti. Niente wireless, quindi, ma una PCB con polling rate a 8000 Hz, switch magnetici proprietari Epomaker Clear Mag e un pacchetto di insonorizzazione a 5 strati pensato per rendere il suono il più cremoso e curato possibile.

In questa recensione cercheremo di capire se il compromesso “Lite” funziona davvero e a chi ha senso consigliare questa HE68 Lite rispetto alle altre tastiere magnetiche oggi sul mercato.

Packaging e contenuto

La Epomaker HE68 Lite arriva in una confezione piuttosto compatta, in linea con il form factor della tastier e mette subito in evidenza il posizionamento del prodotto: layout da 68 tasti, switch magnetici Hall Effect, polling rate fino a 8Kz e retroilluminazione A-RGB pensata per il gaming.

Oltre alla tastiera, in confezione troviamo un corredo di accessori abbastanza ricco per la fascia di prezzo: un cavo USB-A/USB-C per il collegamento cablato, un estrattore 2-in-1 per keycap e switch, e un pacchetto di viti e switch extra utile in caso di sostituzioni o piccoli interventi futuri. C’è poi un laccetto da polso con i relativi accessori di montaggio e un cacciavite, dettaglio curioso ma apprezzabile per chi ama avere tutto il necessario direttamente nella scatola. Chiude il bundle il manuale multilingua, compreso l'italiano che include anche le scorciatoie principali e i riferimenti al software ufficiale Epomaker HE68 Lite Driver (disponibile sia per macOS che per Windows).

Specifiche tecniche

Prima di entrare nel vivo dell’esperienza d’uso, vale la pena fermarsi un attimo sulle specifiche tecniche della Epomaker HE68 Lite, perché raccontano già molto di che tipo di tastiera abbiamo davanti. Qui sotto trovi un riepilogo delle specifiche principali, così da avere subito un colpo d’occhio chiaro:

Design e materiali

La tastiera è una 65% piuttosto compatta e pulita, scocca completamente nera, cornice sottile e tre tocchi di colore che mettono in evidenza i tasti Escbarra spaziatrice e Invio in arancione , diciamo che le danno subito un carattere riconoscibile appena la appoggi sulla scrivania. Il layout è il classico 65% quindi si rinuncia alla fila dei tasti funzione, al tastierino numerico, ma con tasti freccia dedicati e un piccolo cluster di tasti in alto a destra che la rendono ancora comoda anche fuori dal puro uso in gioco, come il tasto Delete che torna spesso utile in ambito office.

La scocca è in ABS opaco, con plate interno in PC, il che si nota anche dal modo in cui gli switch affiorano sotto i keycaps. Sul retro c’è l’unica connessione disponibile, una porta USB-C, dato che la tastiera non integra alcun sistema wireless. Girandola sotto, il fondo è completamente nero, con una grande area centrale zigrinata e il numero “68” in rilievo che richiama il modello e la rende un po’ meno anonima. Nessun vano nascosto, solo i quattro piedini in gomma e l’etichetta con modello e certificazioni.

keycap installati sono degli ottimi PBT double-shot profilo Cherry, con legende bianche ben leggibili e font in stile gaming ma senza eccessi. Sulla variante nero/arancio che vedi in foto, il contrasto funziona molto bene: anche senza RGB attivo, la tastiera ha già un carattere suo, abbastanza aggressivo!

Ergonomia e usabilità

Dal punto di vista ergonomico, mi ha un po’ spiazzato l’assenza totale di piedini regolabili, l’inclinazione è fissa e determinata solo dai quattro piedini in gomma, ora se la immagini come tastiera principalmente da gaming ci può stare, ma visto il cluster di tasti più “da lavoro” (Home, Delete, PgUp, PgDn), dei piedini regolabili non avrebbero certo sfigurato. Personalmente non ho trovato scomoda la posizione naturale delle mani, ma io sono io, e l’ergonomia, non mi stancherò mai di ripeterlo abbastanza, è un aspetto estremamente soggettivo. Proprio per questo l’approccio scelto da Epomaker non mi ha fatto impazzire: perché o ti piace così com’è, oppure non ti è concesso margine di personalizzazione per un angolo di inclinazione, fisso a circa 4 gradi.

Nella foto l'angolo di inclinazione fisso della tastiera.

Adesso volendo focalizzarmi su ciò che viene offerto c'è d dire che le dimensioni compatte 322 x 120 mm e il layout 65% aiutano a tenere la postura più raccolta, la mano destra ha molto più spazio per muovere il mouse, e questo si sente soprattutto in giochi dove fai movimenti ampi. Allo stesso tempo, la presenza delle frecce dedicate e del piccolo cluster in alto a destra la rende ancora perfettamente usabile dalla scrittura di testi alla gestione di documenti e browser, senza dover impazzire con layer e combinazioni di tasti.

Con i suoi 658 grammi, la HE68 Lite non è una piuma ma nemmeno un mattone, abbastanza leggera da poterla spostare facilmente ma con quel minimo di stabilità che evita di farla scivolare via al primo colpo più energico. I keycap in PBT profilo Cherry contribuiscono a un feeling complessivamente confortevole: l’altezza è quella classica che ti aspetti da una tastiera meccanica tradizionale, e la leggera texture opaca aiuta a mantenere il grip sotto le dita abbastanza bene.

Switch

Sotto ai keycap troviamo gli Epomaker Clear Mag Switch, dei magnetici lineari basati su tecnologia Hall Effect, con attuazione completamente regolabile via software da 0,1 mm a 3,4 mm, con step finissimi da 0,01 mm. Si tratta esattamente del tipo di switch pensato per il gaming competitivo: forza di attuazione contenuta (circa 37 g di forza di attuazione e 45 g max a fondo corsa), risposta molto veloce e la possibilità di decidere quanto “in alto” o “in basso” debba scattare la pressione, a seconda del gioco o del ruolo.

La corsa totale è di 3,4 mm e, trattandosi di switch lineari lubrificati di fabbrica, il feeling è tendenzialmente morbido e scorrevole, senza bump intermedi. Abbinati al plate in PC e al pacchetto di foam (IXPE, sandwich, sound pad e bottom foam), restituiscono un suono piuttosto curato, più sul lato “soft/cremoso” che metallico o clanky. Non è la classica esperienza secca e risonante da tastiera full-plastic economica: qui si sente che Epomaker ha lavorato un minimo per tenere a bada ping e vibrazioni.

La parte interessante, però, arriva quando si entra nel mondo delle funzioni avanzate: la HE68 Lite supporta zero dead-zone (con dead-zone regolabile tra 0 e 1 mm via software), DKS (Dynamic Keystroke)Mod Tap e SOCD cleaning. Tradotto: puoi impostare tasti con più azioni in base al punto di corsa, sfruttare pressioni analogiche più precise, e avere un comportamento più “pulito” nelle combinazioni di direzioni opposte nei giochi competitivi. Il tutto appoggiato da un polling rate fino a 8000 Hz e scan rate128 kHz, con una latenza dichiarata di 0,125 ms, che sulla carta la mette decisamente in linea con le soluzioni più aggressive del settore.

Struttura e foam

L'interno della struttura della HE68 Lite è molto più tradizionale di quanto si è portati a pensare, niente montaggio gasket vero e proprio, ma una struttura tray-mount piuttosto classica, con plate in PC avvitato al case in plastica. Non ci sono flex-cut sulla PCB e, in generale, la tastiera restituisce una sensazione abbastanza rigida. Quello che fa davvero la differenza non è tanto il tipo di montaggio, quanto il lavoro fatto sullo stack di insonorizzazione: all’interno troviamo un pacchetto di cinque strati composto da PRO Sandwich Foam, IXPE switch pad, PET sound-enhancement pad, switch socket pad e bottom foam. In pratica, tra plate, PCB e fondo del case c’è sempre qualcosa che fa da cuscinetto e toglie parecchia risonanza tipica delle tastiere full-plastic economiche.

Il risultato è una struttura che riesce a produrre un suono più pieno e “cremoso” rispetto a una tray-mount nuda e cruda, una soluzione furba in ottica Lite: la base resta semplice e poco costosa da produrre, ma l’esperienza finale soprattutto a livello di sound profile, è decisamente più curata di quello che ti aspetteresti guardando solo materiali e prezzo.

Sound test

Vi lascio direttamente al suono della Epomaker HE68 Lite in condizioni reali d’uso, il test che vedete qui sotto è stato registrato con microfono Hollyland Mark 1, tastiera completamente stock. In questo modo potete farvi un’idea il più possibile fedele di come suona la HE68 Lite appena tirata fuori dalla scatola.

Keycaps e stabilizzatori

keycap installati sono degli ottimi PBT double-shot profilo Cherry, con legende bianche ben leggibili e font senza eccessi. Sulla variante nero/arancio che vedi in foto, il contrasto funziona molto bene: anche senza RGB attivo, la tastiera ha già un carattere suo, abbastanza aggressivo!

Gli stabilizzatori sono di tipo plate-mount, montati sui soliti tasti lunghi (barra spaziatrice, Shift, Invio, Backspace). Non sono componenti “premium”, ma fanno il loro senza drammi, la corsa è abbastanza stabile e il feeling generale è coerente con il resto della tastiera. Se sei molto esigente sul suono dei tasti lunghi puoi sempre intervenire con un po’ di tuning o lube in un secondo momento, ma già fuori dalla scatola la HE68 Lite si difende bene, anche grazie al lavoro di insonorizzazione interna.

Connettività

Sul fronte della connettività la HE68 Lite è quanto di più semplice ci possa essere: solo cablata, niente wireless, niente dongle 2.4 GHz, niente Bluetooth. In confezione trovi un cavo USB-A to USB-C e sul retro della tastiera, la porta USB-C, leggermente spostata verso sinistra rispetto all’utilizzatore.

L’assenza di wireless può essere vista come un limite se cerchi una tastiera “tuttofare” da usare anche sul divano o con più dispositivi, ma ha due effetti collaterali positivi: niente batteria da ricaricare o che si degrada nel tempo e tutta la banda disponibile per il polling rate a 8000 Hz, pensato per chi vuole la latenza più bassa possibile in gioco.

Software

Per sfruttare davvero la HE68 Lite non basta collegarla via USB: il cuore dell’esperienza è il software Epomaker Driver 3.0, disponibile per Windows e macOS e scaricabile direttamente dalla pagina ufficiale della tastiera. 

L’interfaccia è quella tipica dei software per magnetiche moderne: in una sola finestra puoi:

Funzione Cosa permette
Attuazione regolabile Impostare il punto di attuazione 0,1–3,4 mm per tasto
Dead zone Regolare la dead zone tra 0 e 1 mm
DKS (Dynamic Keystroke) Fino a 4 azioni diverse sullo stesso tasto
Mod Tap (MT) Una funzione al tap, un’altra in hold
Snap Key / SOCD Gestione pulita delle direzioni opposte nei giochi
Macro e remap Creare macro, layer e salvare i profili on-board
RGB per-key Gestire effetti, colori e reazioni alla pressione

Prezzo e opinioni

La Epomaker HE68 Lite nasce dichiaratamente come proposta “entry” nel mondo delle magnetiche Hall Effect. Sullo store ufficiale Epomaker il prezzo pieno si aggira intorno ai 50 dollari per le varie colorazioni (Black, White, Black Red). 
In Italia, tra Amazon e vari shop online, la si trova spesso in fascia 40–50 €, a volte qualcosa in più o in meno a seconda di offerte e disponibilità del momento.

EPOMAKER HE68 Lite
Shine-Through Backlight with Special A-RGB Dominate the virtual battlefield with the upgraded HE68 Lite gaming keyboard of shine-through PBT keycap and unique A-RGB backlight. More Information... No more fumbling in the dark during those crucial late-night raids, these greasy-resistant keycaps are bright and clear even

Se metti sul piatto quello che offre – switch magnetici con attuazione regolabile da 0,1 a 3,4 mm, polling a 8000 Hz, pacchetto di foam piuttosto generoso, keycap in PBT double-shot, per-key RGB e funzioni avanzate come DKS, Mod Tap e SOCD – il rapporto qualità/prezzo è oggettivamente molto buono. I compromessi però si sentono: solo connessione cablata, case full-plastic tray-mount, niente piedini regolabili, niente layout ISO e un software funzionale ma non esattamente premium.

Pro ✅ Contro ❌
Prezzo molto competitivo Solo cablata, niente wireless
Switch magnetici Hall Effect Case full-plastic in ABS
Attuazione regolabile 0,1–3,4 mm Nessun piedino regolabile
Polling rate fino a 8000 Hz Layout solo ANSI US
Keycap in PBT double-shot Non adatta a uso multi-dispositivo
Buon trattamento del suono (foam)
Funzioni avanzate (DKS, Mod Tap, SOCD)

Conclusioni

La Epomaker HE68 Lite è una tastiera un po’ strana da incasellare, e forse proprio per questo risulta interessante: sulla carta è un modello “Lite”, plasticoso, solo cablato, senza piedini regolabili eppure, quando guardi cosa offre lato tecnologia, ti rendi conto che stai mettendo le mani su una magnetica Hall Effect completa di quasi tutto quello che oggi fa gola ai gamer: attuazione regolabile per tasto da 0,1 a 3,4 mm, zero dead zone, DKS, Mod Tap, SOCD, RGB per-key e un profilo sonoro sorprendentemente curato per la fascia di prezzo.

È una tastiera che ha senso soprattutto se vuoi entrare nel mondo delle magnetiche spendendo il meno possibile, senza salire subito su prodotti più costosi come Wooting & co. Se vieni da una membrane o da una meccanica economica, la HE68 Lite ti fa capire molto bene perché tutti parlano di Hall Effect: i tasti “partono” prima, puoi farti profili diversi per giochi diversi, e la sensazione di reattività è evidente. In più, per l’uso di tutti i giorni non è affatto male: layout 65% con tasti freccia e cluster in alto a destra, keycap in PBT Cherry, suono smorzato il giusto, una tastiera con cui puoi anche scrivere senza odiarla dopo due ore.

Dall’altra parte, però, i compromessi ci sono e non vanno nascosti: solo wired, nessun wireless o 2.4 GHz, case full-plastic tray-mount, nessun piedino regolabile (angolo fisso a circa 4°), layout solo ANSI e un software che funziona ma non fa gridare al miracolo. Se cerchi una tastiera “definitiva” da tenere per anni come unica periferica, costruzione più premium, opzioni wireless e più flessibilità generale, probabilmente ha senso guardare più in alto o comunque mettere in conto un budget decisamente maggiore.

Consigliata ✅ Sconsigliata ❌
Vuoi provare le magnetiche spendendo poco Ti serve il wireless / 2.4 GHz
Ti basta una tastiera solo wired e compatta Vuoi una build più premium
Accetti qualche compromesso “Lite” Vuoi meno compromessi e hai più budget
EPOMAKER HE68 Lite
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