La Epomaker Hack 59 è più di una semplice tastiera meccanica: è un concentrato di design minimalista e funzionalità avanzate, racchiuso in un layout compatto a 59 tasti. In questa recensione, analizzeremo materiali, ergonomia, illuminazione e performance per scoprire se è davvero la scelta ideale per chi cerca eleganza e portabilità e un’esperienza d’uso senza particolari rinunce.

Ecco una rapida panoramica dei materiali e delle dimensioni che caratterizzano questa tastiera:
Specifiche Fisiche
Specifica | Dettaglio |
---|---|
Case | ABS Plastica |
Plate | Plastica PC |
PCB | 1,6mm no flex cut |
Peso | 630g |
Dimensioni | 300×116×30mm |
Ciao 😃
io sono Giuseppe e tu stai leggendo qualcosa di interessante, una recensione su una tastiera che mi ha particolarmente colpito.
In termini di hardware e funzionalità, l'Hack 59 offre tutto ciò che ci si aspetta da una tastiera moderna: connettività Tri-Mode, illuminazione A-RGB e switch hot-swap. Ecco le specifiche tecniche più importanti:
Specifica | Dettaglio |
---|---|
Tipo | Tastiera meccanica |
Struttura | Gasket |
Lights | A-RGB |
Hot-Swap | Sì |
Anti Ghosting | NKRO |
Keycaps | PBT Dye-sub cherry |
Switches | Wisteria V1 45gf lineari |
Link | USB-C, BT, 2.4G |
Frequenza | 1000Hz USB e 2.4G, 125Hz BT |
Latenza | 3ms USB, 5ms 2.4G, 15ms BT |
Batteria | 3000 mAh |
Contenuto della confezione
La tastiera arriva in un packaging curato e ben progettato, con un'apertura che ricorda da vicino quella degli iPad. La confezione è stata ideata per garantire una protezione ottimale durante il trasporto. All'interno, oltre alla tastiera, troviamo un estrattore 2 in 1 per keycaps e switches, un cavo USB-A a USB-C, l'adattatore USB 2.4G, il manuale utente e tre switches extra di ricambio.

Dove acquistare la tastiera Hack59 - Sito Epomaker
Design e caratteristiche
La Hack 59 si distingue per il suo design compatto layout 60%, caratterizzato da un’estetica moderna e accattivante. La scocca nera in plastica ABS ospita keycaps usando una combinazione di colori a contrasto tra bianco e nero, con dettagli serigrafati che conferiscono uno stile distintivo.

Elementi come il tasto dello shift sinistro "Industry Shift" e il pattern a linee incrociate sembrano ispirarsi a tematiche di design tecnico, richiamando il mondo della produzione industriale o dell’ingegneria. Una scelta stilistica ben studiata da Epomaker per aggiungere personalità e carattere al prodotto.
Ergonomia
La regolazione dell’inclinazione della Hack 59, resa possibile dai piedini regolabili, offre tre angolazioni: 4°, 8° e 12°. Flessibilità particolarmente utile per adattare la tastiera alle esigenze personali di chi la utilizza e rendere più confortevoli le lunghe sessioni di digitazione. Durante i miei test, l’inclinazione di partenza (4°) si è rivelata ideale per il mio stile di digitazione, favorendomi una postura più rilassata e meno tensione sui polsi. Salendo a 8°, ho notato già un leggero affaticamento, mentre i 12° sono risultati per me un’opzione poco adatta.



Regolazione dei differenti profili di inclinazione della Epomaker Hack59
Incuriosito dai generosi 12 gradi di inclinazione, ho deciso di approfondire il loro potenziale utilizzo e sono giunto alla conclusione che questa caratteristica può risultare particolarmente utile in situazioni specifiche, in cui la tastiera è posizionata su un piano più basso rispetto all’altezza ideale, su un supporto inclinato o durante l’utilizzo in piedi. In quest’ultimo caso, la regolazione dell’inclinazione migliora sia l’angolo di visuale che l’accesso ai tasti, evidenziando l’importanza di poter personalizzare l’ergonomia fino ad adattarsi alle diverse esigenze e preferenze individuali.

L'elefante nella stanza: Layout 60%
Passare da tastiere con layout 75% o 65% alla Epomaker Hack 59, con il suo layout 60%, è un cambiamento che si fa sentire. L’assenza di tasti come le frecce direzionali e i tasti funzione può inizialmente disorientare, richiedendo un periodo di adattamento. Tuttavia, con l’uso quotidiano, il layout ridotto si è rivelato meno limitante di quanto immaginassi, anche se non del tutto privo di compromessi. Le dimensioni compatte e la facilità di trasporto rendono più semplice abituarsi a uno stile di digitazione più essenziale, anche se non lo definirei un passaggio “naturale”.

Ed è proprio qui che, secondo me, sta il punto cruciale: per chi dà priorità alla trasportabilità e al minimo ingombro sulla scrivania, la Hack 59 offre un equilibrio sorprendente, ripagando chi è disposto a superare un breve periodo di adattamento. Al contrario, per chi non ha esigenze specifiche di spazio o mobilità, l’assenza di alcuni tasti immediatamente accessibili, come le frecce, potrebbe risultare più pesante, complice la necessità di ricorrere spesso a scorciatoie o livelli secondari di interazione.
Connettività Tri-Mode
Sul retro al centro della tastiera è disposto tra gli altri, un pratico interruttore che consente di scegliere tra modalità wireless (Bluetooth o 2.4 GHz) e cablata. In posizione “USB” e senza cavo collegato, la tastiera rimane spenta, ma basta inserire il cavo USB-C per connetterla al computer e iniziare subito a scrivere.

L'Hack 59 supporta la connessione a tre dispositivi Bluetooth, selezionabili tramite la combinazione di tasti Fn + Q, W o E per 3-5 secondi, ognuno associato a un diverso profilo. Per chi preferisce la connessione wireless a 2.4 GHz, è sufficiente utilizzare Fn + R per 3-5 secondi per attivarla; il dongle USB 2.4G è situato comodamente nella parte posteriore della tastiera, come mostrato nell’immagine qui sopra.
Batteria
La Epomaker Hack 59 è dotata di una batteria da 3000 mAh, progettata per garantire un'ottima autonomia, anche con l’illuminazione RGB attiva. Grazie al chip a basso consumo e alle tecnologie di risparmio energetico integrate, la durata è ulteriormente ottimizzata per lunghe sessioni di utilizzo.

Come per altre soluzioni Epomaker, anche sulla Hack 59 il livello di carica della batteria può essere facilmente monitorato grazie a una combinazione di tasti. Premendo FN + ⇧ Maiuscolo destro, i tasti numerici si illuminano per indicare la percentuale residua di carica. Durante i miei test, ho collegato la tastiera via USB-C e, dopo alcune ore, ha raggiunto il 100% di carica, segnalato dall’illuminazione simultanea dei tasti 1 e 0.
Illuminazione RGB Dinamica
Durante i miei test con la Epomaker Hack 59, l’illuminazione RGB si è dimostrata in linea con quanto ci si aspetta da una tastiera moderna, grazie ai LED rivolti verso sud. Questa configurazione assicura una luce uniforme sui keycaps, evitando ombre causate dai switch, una scelta ormai consolidata nel design delle tastiere di questa fascia. Il risultato è un’illuminazione piacevole e ben visibile, soprattutto nelle ore serali.

L’illuminazione RGB della Hack 59 si distingue per alcune soluzioni interessanti che ne enfatizzano il carattere. Un dettaglio particolarmente apprezzabile è il toggle LED posizionato accanto al tasto Esc, che può essere personalizzato in modo intuitivo tramite la combinazione di tasti FN + Tab.

Durante la prova, ho apprezzato inoltre la varietà di opzioni offerte, dalle classiche onde cromatiche ai pattern statici più discreti, come il respiro monocromatico, ideale per chi preferisce un aspetto meno invasivo.
Gaming
Utilizzando la Hack 59 durante alcune sessioni di gioco, ho notato subito quanto la tecnologia N-Key Rollover (NKRO) possa influire sull’esperienza di gioco. La possibilità di registrare ogni pressione dei tasti, anche quando premuti simultaneamente la tastiera ha risposto in modo preciso e senza esitazioni anche nei momenti più intensi di gioco. È una funzionalità che non sempre si trova in questa fascia di prodotti, e provarla di persona ha confermato quanto possa fare la differenza per chi cerca affidabilità nel gaming.

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Switch "Wisteria V1"
Il cuore dello switch è il mix di materiali utilizzati: lo stelo in POM+PTFE riduce gli attriti, promettendo una digitazione scorrevole e priva di graffiature. La parte superiore in policarbonato e quella inferiore in PA66 aiutano a smorzare i rumori, o almeno questo è quello che sono riuscito a notare durante l'utilizzo della tastiera.
Feature | Valore |
---|---|
Tipo | Lineare |
Materiale | Stelo in POM - Corpo PC |
Forza operativa | 45 gf |
Pre Travel | 2.0mm |
Corsa totale | 3.6mm |
Pin | 5 Pin |

Stelo e molla
Un aspetto interessante è la lubrificazione di fabbrica, pensata per migliorare immediatamente la sensazione al tocco, un fattore che sicuramente li rende più pratici per chi cerca soluzioni pronte all’uso. Con una forza di attuazione di 45g e una corsa totale di 3.6mm, offrono un'esperienza di digitazione fluida grazie allo stelo in POM da 13,4 mm, abbinato a molle a singolo stadio da 19,3 mm.


Dimensioni di Stelo e Molla dello switch lineare Wisteria V1 Linear
Installati sulla Hack 59, gli switch Wisteria v1 esaltano la compattezza del layout, offrendo una digitazione fluida e scorrevole. Sebbene possano non essere ideali per chi predilige un feedback più pronunciato, con una forza attuativa di 45g rappresentano un compromesso ideale: leggeri e adatti a una digitazione rapida, senza però risultare eccessivamente morbidi.

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Gasket e insonorizzazione
La tastiera Hack 59 adotta un design con montaggio a guarnizione (gasket), caratterizzato da 16 punti di isolamento strategicamente posizionati per separare la piastra PCB e gli switch dal resto del case. Un approccio che si avvale di cinque strati di materiali, tra cui Poron, IXPE e PET, studiati per ottimizzare sia l'acustica che il feedback tattile durante la digitazione.

Anche se la plastica ABS usata per il case non raggiunge la qualità di materiali premium come plastiche di alto livello o un telaio in alluminio, l'esperienza d'uso complessiva rimane soddisfacente e gratificante.

Nel complesso, l'esperienza d'uso e il profilo sonoro sono soddisfacenti per una tastiera con corpo in ABS. La qualità dell'assemblaggio e i materiali per l'insonorizzazione hanno superato le mie aspettative. Il suono prodotto durante la digitazione è piacevole: non all'altezza delle tastiere top di gamma, ma decisamente appagante.
Sound test - Ascoltate voi stessi
Il sound test che ascolterete è stato registrato senza alcuna modifica sulla tastiera. Ho voluto mantenere la configurazione stock, senza aggiungere lubrificazioni o modifiche durante la fase di testing, per offrire una riproduzione fedele al suono originale. La registrazione è stata effettuata utilizzando il microfono Hollyland Lark M1, posizionato a pochi cm dalla tastiera, per catturare il suono in modo chiaro e preciso.
Conclusioni
La Epomaker Hack 59 è una tastiera pensata per chi cerca un mix di minimalismo e funzionalità. Con un layout compatto, una connettività versatile e un design ergonomico, rappresenta un’ottima opzione per chi vuole ottimizzare il proprio spazio senza rinunciare a performance elevate. Tuttavia, il passaggio al layout 60% potrebbe richiedere un periodo di adattamento per chi utilizza frequentemente i tasti funzione o il tastierino numerico. Se la portabilità e l’estetica sono prioritarie, questa tastiera è sicuramente una scelta valida.
Disponibilità
La tastiera Epomaker Hack 59 può essere acquistata direttamente dal sito Epomaker.com. Ti basta seguire il link qui in basso:
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Questo articolo seppur ricevuto a titolo di recensione da Epomaker, non contiene alcun link di affiliazione: gli acquisti o ordini effettuati tramite i collegamenti presenti non genereranno commissioni per il sito. Tutte le informazioni e i prodotti citati sono suggeriti in maniera imparziale e secondo la mia personale esperienza. Le offerte o i prezzi indicati potrebbero variare dopo la pubblicazione.