Chi segue il sito sa che ho un debole per le tastiere meccaniche compatte: 60%, 65%, 75%… tutto bello, tutto pulito, finché non ti serve il tastierino numerico. Entra in scena Epomaker EK21: un numpad da 20 tasti pensato per ridare ossigeno alle tastiere compatte senza occupare mezza scrivania. Ma intenderla come una calcolatrice esterna sarebbe un errore, va più vista come un’estensione del setup. Per chi lavora con numeri e tabelle, per chi edita video e audio e vuole macro sempre a portata, per chi gioca e preferisce comandi rapidi.
Perché parlarne adesso? I layout compatti sono ovunque, su desktop e portatili, e un numpad separato è spesso la soluzione più ergonomica e flessibile: vicino al mouse quando giochi, a sinistra quando editi, sparisce sotto il monitor quando non ti serve. Epomaker EK21 si inserisce esattamente qui: promette praticità, un pizzico di personalizzazione e speriamo quella solidità che ti fa dimenticare di averlo comprato… finché non ti accorgi che lo usi in continuazione.
Cosa mi aspetto da un prodotto così? Tre cose semplici:
- Layout sensato e tasti stabili.
- Plug & play senza rogne, con la possibilità di mappare tutto in modo chiaro.
- Rapporto qualità/prezzo convincente, perché qui non stiamo comprando una tastiera principale, ma un device che deve migliorare la qualità della vita al desk.
Packaging e contenuto
La confezione della Epomaker EK21 non fa troppi giri di parole: scatola compatta, grafica pulita, giusto quel tocco di colore che ti ricorda che non stai comprando il solito accessorio anonimo da ufficio.


L’approccio è più pragmatico, ma comunque curato, all’interno troviamo il necessario:
Contenuto | Descrizione |
---|---|
EK21 Numpad | Il protagonista, già pronto all’uso |
Cavo USB-C | Da 1,8m, intrecciato per connessione e ricarica |
Estrattore keycap/switch | Per estrarre keycap o switch |
N. 3 Switches | Switches extra per sostituzioni |
N.1 Keycap | Keycap Backspace |
Manuale rapido | Istruzioni base e combinazioni di tasti |

Niente custodie rigide, niente gadget extra: Epomaker punta alla sostanza. La scelta è chiara – offrire uno strumento economico e versatile senza gonfiare i costi in accessori che probabilmente finirebbero nel cassetto. La prima sensazione è di compattezza e leggerezza: il numpad si solleva senza fatica, il che lo rende subito portatile e che il suo habitat non è solo la scrivania, ma anche la borsa del portatile, pronto a diventare l’alleato da ufficio o da viaggio.
Specifiche tecniche
Prima di approfondire l’esperienza pratica, vale la pena soffermarsi sulle caratteristiche che delineano il profilo della EK21, di seguito trovi il riepilogo con tutte le specifiche principali che la caratterizzano.

Design ed estetica
Piccolo blocco compatto, linee semplici, squadrate ma non troppo, con angoli smussati quel tanto che basta. Epomaker ha puntato su un design funzionale ma gradevole, con una costruzione che, appena presa in mano, restituisce la sensazione di un prodotto leggero ma assolutamente non fragile.





Il case è in plastica ABS, niente alluminio CNC o finiture premium, e qui non ci si poteva aspettare diversamente visto il target di prezzo. Però la scelta non è affatto male: la plastica opaca resiste bene alle ditate, non scivola e dà quel look un po’ più “serioso” che si sposa bene sia con una postazione da gaming che con un ambiente da ufficio. Non ci sono scritte o loghi: è discreta, pulita, quasi minimal.
Sul piano superiore domina ovviamente il layout a 20 tasti, che ricalca il classico tastierino numerico ma con un paio di tocchi in più, tra cui la manopola di alluminio in alto a sinistra che già da sola apre ulteriori possibilità di utilizzo extra. La serigrafia dei keycap è chiara e ben leggibile, mentre sul retro troviamo l'interruttore di accensione e modalità di connessione, uno slot con dentro il donde 2.4G e la porta usb-c. Sotto il numpad sono presenti i piedini in gomma che garantiscono una buona stabilità: l’EK21 non scivola via anche su superfici lisce, e questo è fondamentale per chi ci lavora sopra velocemente.
Ergonomia
Uno dei motivi principali per cui ha senso comprare un numpad separato è proprio la flessibilità ergonomica. La Epomaker EK21 in questo si comporta bene perché è sia compatta che leggera e soprattutto la puoi spostare come ti pare. Non sei vincolato a tenerla a destra della tastiera, ma puoi piazzarla a sinistra, vicino al mouse, oppure spostarla più indietro quando non ti serve. E questa libertà, dopo un po’ che la usi, diventa uno di quei comfort da cui non torni indietro.
Per il lavoro da ufficio è una manna: chi passa le giornate tra fogli di calcolo, contabilità o inserimento dati sa quanto può essere comodo avere il tastierino numerico a portata di mano. La corsa dei tasti è stabile, i piedini in gomma tengono il pad ben saldo e non ci sono vibrazioni fastidiose, anche digitando velocemente.
In ambito gaming si trasforma quasi in un piccolo macropad. Bind personalizzati, skill rapide, shortcut per MMO o MOBA: avere 20 tasti liberi da dedicare a comandi specifici può fare la differenza. E la possibilità di tenerlo a sinistra della tastiera, vicino alla mano libera, apre a configurazioni non convenzionali ma estremamente pratiche.

Dal punto di vista fisico, i tasti sono ben distanziati, non si ha mai l’impressione di premere due cose insieme, e la posizione leggermente rialzata – con un’inclinazione fissa di circa 5° (5,3° per l’esattezza, da me rilevati) – aiuta la naturalezza del polso. Non ci sono bordi affilati né spigoli fastidiosi: anche dopo lunghe sessioni la sensazione resta confortevole.
Switch
La Epomaker EK21 nasce come numpad/macropad, quindi non è certo il terreno dove ci si aspetta innovazioni folli sugli switch. Però, come sempre, la scelta dei tasti fa la differenza nell’esperienza quotidiana.


Epomaker mette a disposizione due set di switch lineari tra cui scegliere: i Wisteria per una sensazione più scattante, vibrazione “thock” e ottimizzati per la retroilluminazione oppure gli Zebra per un feeling super fluido e leggero. L’unità che ho provato montava switch Wisteria, una scelta molto comune, ma azzeccata: corsa fluida, rumore contenuto, e un’attuazione leggera che si sposa bene sia con la digitazione rapida che con l’uso ripetuto per numeri e macro.
Specifiche Wisteria
Il cuore dello switch è il mix di materiali utilizzati: lo stelo in POM+PTFE riduce gli attriti, promettendo una digitazione scorrevole e priva di graffiature. La parte superiore in policarbonato e quella inferiore in PA66 aiutano a smorzare i rumori, o almeno questo è quello che sono riuscito a notare durante l'utilizzo del Numpad.
Feature | Valore |
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Tipo | Lineare |
Materiale | Stelo in POM - Corpo PC |
Forza operativa | 45 gf |
Pre Travel | 2.0mm |
Corsa totale | 3.6mm |
Pin | 5 Pin |
Stelo e molla
Un aspetto interessante è la lubrificazione di fabbrica, un dettaglio che li rende pronti all’uso senza ulteriori interventi. Con una forza di attuazione di 45 g e una corsa totale di 3,6 mm, offrono un’esperienza di digitazione fluida grazie allo stelo in POM da 13,3 mm, abbinato a molle a singolo stadio da 20 mm (nell’immagine lo strumento rileva 19,9 mm: una minima discrepanza dovuta al punto di presa, da considerare come normale tolleranza).


Il vantaggio è che l’EK21 è hot-swappable, quindi se non ti piace la configurazione di fabbrica puoi cambiare gli switch in pochi secondi senza saldature. Vuoi un pad da gaming con switch clicky super rumorosi? Nessun problema 😎. Vuoi invece un accessorio da ufficio quasi muto con switch silenziosi? Basta sostituirli!

Dal punto di vista della stabilità, gli switch sono ben fissati e non ballano nel socket. Il feedback resta coerente su tutti i tasti, anche digitando di lato, senza sensazioni spugnose o instabili. L’attuazione è immediata e la risposta nel gaming è più che soddisfacente.
Keycaps e stabilizzatori
Se sugli switch l’EK21 lascia già una buona impressione, con i keycaps Epomaker gioca la carta della solidità “senza fronzoli”. Di serie troviamo keycap in PBT double-shot, spessi ben 1,4 mm con finitura leggermente opaca che resiste bene alle ditate e restituisce una discreta sensazione al tatto. Non siamo davanti a keycap premium da GMK, ovviamente, ma il livello è più che dignitoso per un prodotto di questa fascia di prezzo. La leggibilità è ottima: il font è pulito, lineare, niente serigrafie strane che ti fanno sembrare il pad un’astronave.


Passando agli stabilizzatori, la sorpresa è positiva. Nonostante le dimensioni compatte del numpad, Epomaker non ha trascurato questo aspetto: i tasti lunghi come “0”, “+” ed “Enter” hanno stabilizzatori che lavorano bene, senza eccessivo gioco laterale e con un suono piuttosto pulito. Non c’è il fastidioso rattling che spesso affligge i prodotti economici, e questo contribuisce a dare una sensazione più premium di quanto ci si aspetterebbe.
Connettività
La Epomaker EK21 non si limita al solo USB-C: è una soluzione multi-mode pensata per adattarsi a diverse scrivanie e usi.
- USB-C — connessione più semplice e affidabile: plug & play, latenza minima, ideale quando vuoi la massima stabilità o stai ricaricando la batteria ma non vuoi fermarti.
- 2.4 GHz (dongle) — fornita con un dongle 2.4 GHz conservato nello slot posteriore del numpad: lo estrai e lo colleghi al computer per avere una connessione wireless a bassa latenza. Ottimo compromesso per il gaming o sessioni dove non vuoi cavi ma cerchi comunque reattività.
- Bluetooth — comodo per la mobilità e per passare rapidamente da un dispositivo all’altro (portatile, tablet, ecc.). Perfetto per chi usa il numpad come accessorio “di giornata” su più device.

Dal punto di vista dell’uso pratico, il passaggio tra le modalità è immediato (consulta il manuale per la combinazione esatta di tasti per cambiare modalità). La scelta della modalità dipende dall’uso: per latenza e stabilità preferisci USB o 2.4 GHz; per comodità multi-device, Bluetooth è imbattibile.
Software
Sul lato software, la vera chicca è la compatibilità con VIA, il programma open-source ormai diventato uno standard per la personalizzazione delle tastiere meccaniche. Di fabbrica, Epomaker fornisce un file JSON già compilato, che permette di importare immediatamente il layout della EK21 all’interno di VIA webapp dover configurare nulla da zero.

Questo significa che ogni tasto è completamente rimappabile: puoi trasformare il tastierino numerico in un pannello di scorciatoie, assegnare macro, comandi multimediali o shortcut per applicazioni specifiche. La forza di VIA è proprio la sua immediatezza: interfaccia chiara, modifiche in tempo reale e nessuna complicazione inutile.
In più, grazie a VIA puoi anche gestire l’RGB integrato, scegliendo effetti ed intensità direttamente dal software o tramite scorciatoie da tastiera. Non è il sistema più avanzato sul mercato, ma garantisce quella flessibilità che rende l’EK21 molto più di un semplice tastierino numerico.
Struttura Gasket
L'Epomaker EK21 adotta una struttura gasket-mount, caratteristica spesso riservata alle tastiere che su un numpad potrebbe stranire e invece si tratta di una configurazione scelta proprio perché contribuisce a una digitazione più morbida e a una riduzione dei rumori meccanici.


Nella foto a sinistra sono evidenziati i 4 punti gasket, mentre in quella a destra si possono vedere i vari strati di materiale foam.
All'interno, la EK21 è dotata di tre strati di materiale fonoassorbente:
- Strato inferiore in Poron
- Strato centrale in Poron sandwich
- Strato superiore IXPE sotto i tasti
Sound test e utilizzo pratico
Ora che abbiamo analizzato design, switch, keycap e struttura interna, è il momento di passare all’esperienza reale: come suona e come si sente la EK21 durante l’uso quotidiano.
Guardando il video potrete valutare direttamente quanto silenziosa e precisa sia questa tastiera, e capire come i tasti rispondono al tatto in scenari reali di lavoro e intrattenimento.
A colpo d'occhio
Ho preparato un’infografica che concentra le informazioni chiave sulla EK21: uno strumento pratico se cerchi un riassunto immediato, senza dover ripassare l’intero articolo.

Prezzo e conclusioni
La Epomaker EK21 si posiziona in una fascia molto accessibile: siamo intorno ai 40 € (a seconda di offerte o colorazioni), un prezzo che la rende appetibile praticamente a chiunque voglia affiancare un numpad personalizzabile alla propria tastiera principale. Considerando le feature incluse — tri-mode, compatibilità con VIA, costruzione solida e layout ben studiato — l’EK21 offre un rapporto qualità/prezzo difficilmente battibile.
Non è un prodotto che punta a stupire con materiali premium o soluzioni particolarmente esotiche, ma si concentra sull’essenziale: un numpad wireless che funziona bene, personalizzabile e versatile. Se usi spesso i numeri (contabilità, Excel, inserimento dati), o cerchi un macropad economico per editing e gaming, l’EK21 rappresenta una delle scelte più intelligenti oggi sul mercato.
