Le tastiere compatte hanno un look accattivante e minimalista, ma possono spaventare chi si avvicina per la prima volta al mondo delle meccaniche. In questo articolo parto dalle basi: ti spiego cosa si intende per tastiera compatta, quali sono i layout più comuni e come orientarti nella scelta in base alle tue esigenze. Se anche tu stai cercando una tastiera più comoda, salvaspazio o da affiancare al tuo setup da battaglia, sei nel posto giusto.

Cosa vuol dire "tastiera compatta"?

Si intende un layout che riduce il numero di tasti rispetto a una tastiera tradizionale full-size (che ha 104/105 tasti). Questa riduzione può riguardare solo i tasti meno usati (come il tastierino numerico), oppure anche quelli funzione, le frecce o la fila di navigazione.

Layout 40% (Epomaker Tide 49)

L'obiettivo? Rendere la tastiera più piccola, più ergonomica (meno movimento delle mani), più leggera e facile da trasportare. Ma anche lasciare più spazio sul desk per il mouse o per una postura più naturale.

I layout più diffusi

Quando si parla di tastiere compatte, entra in gioco un piccolo universo di layout, ciascuno con una sua personalità, vantaggi e compromessi. Non è solo una questione di “quanto è piccola”, ma di quali tasti sei disposto a sacrificare – o meglio, a riassegnare. Alcuni layout sono perfetti per chi scrive tanto, altri strizzano l’occhio al gaming, altri ancora si fanno amare da chi lavora in mobilità o vuole solo una scrivania super minimal.

Confronto layout 1800 (Cypher 96) vs layout 65% (Weikav Lucky65)

Vediamoli uno per uno, con un occhio pratico e qualche consiglio basato su modelli che abbiamo provato direttamente.

🔸 60%

Niente frecce, niente F1-F12, niente tasti navigazione. Solo l’essenziale.
Perfetta se scrivi tanto o giochi e vuoi spazio per muovere il mouse.
Sottovalutata? Forse. Ma anche amatissima.
Esempi? Ducky One 2 Mini, Epomaker Hack59

🔸 65%

Tutti i vantaggi del 60%, ma con le frecce e un paio di tasti in più.
Per chi non vuole rinunciare a tutto, ma ama la compattezza.
Spoiler: è il layout che sto usando mentre scrivo questo articolo. ❤️
Esempi? Epomaker P65, Keychron K6.

🔸 75% – Tutto il necessario, zero sprechi

Hai le frecce, hai i tasti funzione, hai i tasti navigazione… ma messi vicini, senza sprechi di spazio.
Un compromesso? No, una genialata.
Se vieni da una full size, qui ti sentirai a casa.
Esempi? Wobkey Rainy75, Akko 5075B.

🔸 TKL

TKL vuol dire TenKeyLess: manca solo il tastierino numerico.
Per chi lavora tanto al PC ma non ha bisogno di digitare numeri tutto il giorno.
Solida, classica, efficace.
Esempi? Cidoo v87, Varmilo VA87M.

🔸 40%

Qui si entra nel nerd heavy-mode. Pochi tasti, layer ovunque, tanta personalizzazione.
È come imparare un nuovo strumento musicale.
Non per tutti. Ma chi la ama… non la molla più.
Esempi? Epomaker Tide 49.

🔸 Split o Alice

Le tastiere si dividono in due, il layout è spesso dritto, e l’obiettivo è chiaro: comfort assoluto.
Se stai tanto tempo a scrivere e inizi a sentire fastidi alle mani o ai polsi…
questa è la strada.
Esempi? Epomaker Tide Alice.

Dimmi chi sei e ti dirò che layout usare

Tu sei...Allora prova...Perché?
Uno studente sempre in giro60% o 65%Piccole, leggere, portatili. Le infili nello zaino e via.
Un designer multitasking75%Tasti funzione pronti all’uso, spazio ben ottimizzato.
Un gamer competitivo60%Più spazio per muovere il mouse = più headshot.
Un programmatore esperto65% o splitLayer, ergonomia e controllo totale.
Un maniaco dell’ergonomiaAlice-styleScrivi per ore senza affaticarti. Fidati.

Ma come si fa senza frecce?!

Semplice: layer. Le tastiere compatte usano combinazioni di tasti che attivano quelli mancanti.
Tipo: Fn + WASD = frecce.
Oppure Fn + 1-0 = F1-F10.
Con QMK o VIA ti crei la tastiera perfetta, che sa esattamente cosa vuoi fare.
È magia? Quasi. È personalizzazione vera.

Sfatiamo qualche mito

  • “Non ci lavorerai mai davvero…”
    Ne sei proprio sicuro? Provala per una settimana. Poi ne riparliamo.
  • “Sono solo per gamer.”
    No. Sono per chi ama scrivere, progettare, personalizzare. Scommetto che sono anche per te.

In conclusione: ti cambiano il modo di scrivere

Le tastiere compatte non sono per tutti, e va bene così. Non è una moda, non è una soluzione magica. È più una scoperta personale, una di quelle cose che ti fanno dire: “Ma come facevo prima?”.
Ti portano a ripensare il tuo spazio, a riscoprire il gusto del digitare, a cercare la configurazione che davvero si adatta a te, non il contrario. E quando inizi a smanettare con i layer, quando impari i tuoi shortcut, quando ti ritrovi a personalizzare keycap e switch… capisci che sei entrato in un mondo nuovo. Che non è solo funzionale ma anche bello da vivere.

Questo è il mio pensiero, il mio modo di raccontarti questa tipologia di tastiere. E tu? Che tastiera usi? Che layout ti incuriosisce? Hai già fatto il salto o sei ancora in fase di studio?
Parliamone nei commenti, la community cresce, e ogni confronto può aiutare qualcun altro a trovare la tastiera perfetta. Magari anche la tua prossima 😇.