Se la guardi distrattamente sembra una tastiera tagliata a metà. Se la usi cinque minuti, capisci che è stata progettata per tutt’altro. La KiiBOOM Cybrix 29 non vuole sostituire una tastiera tradizionale, è uno strumento dedicato pensato per chi gioca competitivo, per chi lavora su software pieni di scorciatoie, o per chi vuole avere più spazio per il mouse senza sacrificare i tasti principali.
È un ibrido, a metà tra gaming pad e macropad creativo, con 29 tasti e 3 knob che si posiziona nella parte sinistra della scrivania e lasciano la destra completamente libera. In molti scenari può convivere accanto a una tastiera full-size o 60%, ma può anche sostituirla del tutto durante le sessioni di gioco, soprattutto negli FPS o nei MOBA che richiedono solo la parte sinistra del layout.
Non è una novità assoluta nel mondo hardware, ma la Cybrix 29 ha alcune carte molto precise da giocare: switch Hall Effect magnetici, un polling rate che arriva fino a 8000 Hz, illuminazione RGB su tre livelli (per-key, lightbar e underglow), software completo anche su macOS e una costruzione decisamente premium: alluminio CNC sopra, acrilico traslucido sotto.
Specifiche tecniche
Per avere una visione immediata delle caratteristiche principali ho raccolto le specifiche tecniche più rilevanti in un’infografica dedicata:

Questi dati non definiscono solo le capacità del gaming pad ma anche il tipo di utente a cui è rivolto. Ed è proprio da qui che bisogna partire per capire cosa può fare e in quali contesti può fare la differenza.
Packaging e contenuto
L’apertura della confezione ricorda quella di un iPad: tolto il cellophane, si solleva la parte superiore in un unico movimento. La scatola ha un design piacevole, con una grafica sfumata dal celeste al rosa che richiama l’estetica RGB della Cybrix 29. Il primo elemento visibile è il manuale utente multilingue, con l’italiano incluso. Subito sotto c’è un foglio protettivo in poliestere che copre una pezza in tessuto con il logo del brand: morbida, riutilizzabile e più utile di quanto sembri.




Il pad è avvolto in nylon leggero e si trova sotto un secondo strato in poliestere con foro centrale che permette di sollevare facilmente lo scompartimento inferiore, dove si trova tutto il bundle:
| Contenuto incluso | Note |
|---|---|
| Manuale utente multilingue | Italiano incluso, ben tradotto e subito visibile |
| Pezza in tessuto con logo KiiBOOM | Morbida, riutilizzabile, utile per keycaps e superficie |
| Gaming pad Cybrix 29 | Protetto da nylon trasparente, pronto all’uso |
| Estrattore 2-in-1 | Per keycaps e switch, necessario per PCB Hall Effect |
| Keycaps extra (Option/Command) | Compatibili macOS, già pronti da sostituire |
| Cavo USB-A → USB-C | Qualità discreta, flessibile e subito utilizzabile |
Design e materiali
La Cybrix 29 è costruita bene, molto meglio di quanto mi aspettassi da un pad pensato per il gaming. La parte superiore è in alluminio lavorato CNC, mentre il fondo è in acrilico traslucido, progettato per diffondere l’RGB in modo dinamico: niente LED messi lì “per fare luce”, ma una vera illuminazione stratificata che lavora anche sul piano visivo, soprattutto in setup scuri.




Le linee sono pulite e squadrate, con bordi smussati lungo tutto il frame metallico, nella parte superiore si trovano i tre knob in metallo zigrinato, ben allineati nella simmetria del pad e offrono un feedback tattile convincente. Sporgono leggermente rispetto al resto della scocca, forse più del necessario in termini di design, ma risultano comodi e immediati da usare.
Sul lato inferiore, l’acrilico trasparente ospita quattro piedini in gomma antiscivolo utili a mantenere stabile il pad sulla scrivania ma anche a nascondere i punti di accesso alle viti di fissaggio, utili per aprire il dispositivo e intervenire sulla struttura interna in caso di modifiche o teardown. L’estetica rimane volutamente neutra e lascia spazio alla diffusione della luce RGB, particolarmente evidente lungo il bordo inferiore, dove l’acrilico la illumina in modo uniforme.


Nelle foto da lo strato di foam (sinistra) e il plate in FR4 (destra).
La struttura è top mounted, ed è un dettaglio che non mi aspettavo di trovare su un prodotto del genere, all’interno trova spazio uno strato di poron foam, pensato per stabilizzare gli switch e trasmettere un feeling insonorizzante più uniforme. Il plate è in FR4, lo stesso materiale che trovi in molte mechanical keyboard di fascia media/alta: rigido il giusto, ma con un minimo di risposta sotto le dita.
Layout e filosofia
Il layout della Cybrix 29 non replica quello di una tastiera anzi lo riduce all’essenziale e lo concentra attorno alla mano sinistra, con l’obiettivo di diminuire i movimenti e aumentare la continuità dell’azione. La disposizione dei tasti favorisce una postura stabile, in cui la mano resta ferma e raggiunge le aree principali con un movimento minimo delle dita.
I 29 tasti coprono tutto ciò che serve per gestire una sessione di gioco o un workflow basato su macro e scorciatoie. L’aggiunta dei tre knob introduce un secondo livello di controllo dedicato ai parametri continui, come zoom, timeline, brush size o volume. Il pad trova spazio naturale alla sinistra del mouse: libera area sul desk, riduce i passaggi tra periferiche e crea un punto di lavoro fisso, che si integra in modo spontaneo nel setup. Si comprende il suo scopo solo quando lo si usa per alcune ore: non è un’aggiunta, ma una mappa di comandi costruita per ridurre il superfluo.
Teardown
Per mostrare meglio i materiali, la struttura interna e la qualità dei componenti, ho realizzato un video completo con unboxing e teardown della Cybrix 29, lo trovi qui sotto:
Switch e Keycaps
La Cybrix 29 utilizza switch proprietari KiiBOOM Duskrise, magnetici Hall Effect con attuazione regolabile al decimo di millimetro. Non sono i classici switch ultra-leggeri e iper-reattivi: hanno una progressione graduale e un fondo corsa più deciso, che li rende più controllabili e prevedibili rispetto ad altri magnetici entry-level. Il risultato è un feeling che non funziona solo nel gaming, ma anche nei software in cui la precisione conta più della velocità.

Ho avuto modo di analizzare lo switch smontandolo (foto incluse nella recensione): la struttura è pulita, con un diffusore luminoso integrato, stelo stabile e molla con forza ben calibrata tra attuazione e fondo corsa. Sono hot-swappable, compatibili anche con altri switch Hall Effect, quindi il pad può essere aggiornato e sperimentato anche in futuro.
| Specifica tecnica | Valore |
|---|---|
| Corsa totale | 3.8 ± 0.2 mm |
| Forza di attuazione | 30 gf (minimo) |
| Forza di fondo corsa | 55 gf (massimo) |
| Hot-swap | Sì, con Hall Effect compatibili |
| Light diffuser | Integrato nello switch |
Ho misurato personalmente lo stelo e la molla degli switch Duskrise per verificare i dati dichiarati dal produttore. I valori rilevati confermano la stabilità della forza di attuazione e la coerenza del movimento lineare lungo tutta la corsa. Non è un dettaglio: la sensazione di controllo che gli switch restituiscono deriva anche da questa precisione costruttiva.


Nelle immagini la misurazione dello stelo (sinistra) e della molla dello switch Hall Effect KiiBOOM Duskrise
Le misurazioni mostrano che non si tratta di un clone Hall Effect economico, ma di uno switch progettato con una dinamica reale tra attuazione, stabilità e risposta in fondo corsa.
I keycaps sono in PBT dye-sub, con profilo Cherry: una scelta intelligente perché abbassa leggermente l’altezza complessiva e rende più naturale l’appoggio della mano. Su un layout così ridotto, il profilo Cherry aiuta a mantenere una postura istintiva e non forzata. Sono inclusi keycaps extra Option e Command per macOS, già pronti all’uso. La qualità generale è buona: non sono keycaps “da collezione”, ma sono solidi, ben stampati e coerenti con il feeling dello switch. Con gli Hall Effect regolabili, questo profilo permette sia una digitazione controllata sia attivazioni rapide per il gioco competitivo.

Funzioni avanzate
Dynamic Keystroke e Snap Key
Gli switch magnetici della Cybrix 29 non servono solo per attivarsi prima, sono progettati per lavorare su più livelli di pressione e trasformare ogni tasto in un input dinamico. Le due tecnologie principali sono DKS (Dynamic Keystroke) e Snap Key (SOCD), pensate per due scenari molto diversi ma entrambe restituiscono un vantaggio reale rispetto a un pad tradizionale.

DKS – Dynamic Keystroke
DKS permette di assegnare più azioni allo stesso tasto, in base a quanto lo premi. Esempio pratico:
| Pressione leggera | Pressione profonda |
|---|---|
| Cammino | Corro |
| ADS | Sparo |
| Zoom | Avanzamento frame |
Questa funzione cambia davvero il modo di usare la tastiera: non servono più due tasti distinti per fare due azioni diverse. È la stessa filosofia che ha reso popolari gli switch magnetici nel gaming competitivo (vedi Wooting o le soluzioni più recenti), con una differenza importante: sulla Cybrix 29 questa logica è applicata in modo più accessibile e immediato, on devi “capirla”, semplicemente ti viene naturale usarla!
Snap Key (SOCD Cleaner)
Quando premi due direzioni opposte (A + D o W + S), il pad decide quale dei due input ignorare o quale privilegiare. Questo evita movimenti errati o “sporchi” nei giochi veloci e soprattutto negli eSport dove il movimento dev’essere pulito al millimetro. È lo stesso principio usato nei controller da picchiaduro o nei fight stick competitivi, riduce gli errori e aumenta la precisione dei movimenti.
Software
Il software della Cybrix 29 è una sorpresa, soprattutto se lavori su Mac, esiste infatti una versione dedicata anche per macOS, completa quanto quella presente per gli utenti Windows, con tutte le funzioni disponibili. Non è una versione ridotta né un driver “di cortesia”: è un vero software di configurazione, con mappatura per-key, macro, regolazione dei punti di attuazione degli switch e gestione completa dell’RGB.

La prima volta che apri il software parte automaticamente in cinese e non è un errore dell’utente: è proprio il comportamento di default. Per fortuna basta cliccare l’icona accanto al mappamondo per passare all’inglese e da quel momento l’interfaccia diventa chiara e abbastanza intuitiva.
Il software della Cybrix 29 non si limita al remap dei tasti: permette di intervenire su diversi parametri legati alle performance, compreso il polling rate, che può essere modificato per adattarsi ai vari scenari d’uso. Si può passare da valori standard come 1000 Hz fino a 8000 Hz (8K), lasciando all’utente la scelta tra “più stabilità” e “massima reattività”.
| Parametro regolabile | Impatto pratico |
|---|---|
| Polling rate | Stabilità vs reattività (fino a 8000 Hz) |
| Attuazione switch | Regolabile al decimo di millimetro |
| Knob programmabili | Rotazione + pressione, assegnabili a più funzioni |
| Layer personalizzabili | Profili dedicati per gioco, lavoro o macro |

La regolazione del polling rate ha senso soprattutto se abbinata all’attuazione per-key degli switch Hall Effect. Quando il punto di attivazione viene ridotto e il polling viene aumentato, l’input diventa molto più reattivo, con un tempo di risposta teorico che può scendere fino a 0,125 ms. Nei software creativi, invece, può essere utile mantenere un valore più conservativo per evitare input troppo sensibili.
Cosa è possibile controllare con il software:
| Funzione | Possibilità offerte |
|---|---|
| Remap tasti | Completo, per ogni singolo tasto |
| Macro / combo | Registrazione e assegnazione rapida |
| Attuazione switch (per-key) | Regolazione al decimo di millimetro |
| Profili multipli | Salvabili e richiamabili al volo |
| RGB | Per-key, lightbar, underglow |
| Knob | Totalmente programmabili (rotazione + pressione) |
| Layer | Gestione leve e modalità con logica da tastiera pro |
Questa parte della Cybrix 29 è ciò che la trasforma da pad “specifico” a strumento “universale”: se usi software come Final Cut, Logic, Ableton, Photoshop, Blender, Premiere, DaVinci, puoi costruire un layout personalizzato che non è più pensato per giocare, ma per lavorare in modo estremamente efficiente con una mano sola.
Ergonomia e utilizzo
La Cybrix 29 ha un ingombro minimo, e la cosa più evidente quando la posi sulla scrivania è che non occupa spazio: lo libera. Nel setup gaming si posiziona naturalmente sulla sinistra, lasciando al mouse un’area enorme di movimento. La postura ricorda quella di un controller diviso in due parti: la mano sinistra rimane stabile, pronta a eseguire input rapidi e ripetibili, mentre la mano destra è libera di muoversi senza ostacoli e guadagna molto più spazio per il mouse.

Manca un sistema di inclinazione, e l’altezza è quella naturale del profilo Cherry. Durante la scrittura prolungata la posizione tende a risultare un po’ piatta, mentre in gaming la mano si adatta con maggiore naturalezza. Personalmente avrei apprezzato un leggero pitch o un sistema di tilt regolabile: avrebbe reso l’esperienza ancora più comoda e, soprattutto, più personalizzabile.
Il risultato è che la Cybrix 29 diventa uno strumento di input parallelo, che ti permette di usare le mani in modo più intelligente, meno movimenti superflui, meno passaggi tra mouse e tastiera, più continuità nell’azione.
Prezzo e considerazioni
Al momento della recensione, la KiiBOOM Cybrix 29 è proposta a € 73,00 circa sul sito ufficiale, iva e spese di spedizione incluse per l'Italia. A parità di costo si trovano tastiere TKL complete, ma nessuna con un approccio così verticale e orientato allo spazio e al flusso d’azione. Si paga per la PCB magnetica hot-swap, per i knob fisici programmabili e per un software tutto sommato ben fatto. In un setup standard può sembrare “troppo”, ma in uno scenario competitivo o produttivo può semplificare gesti ripetuti e far guadagnare persino spazio fisico sulla scrivania.

Ho raccolto in modo chiaro ciò che secondo me funziona davvero sulla Cybrix 29 e quali aspetti invece possono incidere sull’esperienza d’uso di tutti i giorni. Non si tratta di verità assolute, ma di una lettura personale basata sui miei gusti e sul mio modo di interpretare e intendere questo dispositivo. Per questo motivo ho messo insieme i suoi punti di forza e le cose che è giusto conoscere prima dell'acquisto.
| ✅ PRO | ❌ CONTRO |
|---|---|
| Costruzione premium: alluminio CNC + acrilico traslucido | Solo cablata (niente wireless o 2.4 GHz) |
| Switch magnetici Duskrise ben calibrati e super controllabili | Nessun piedino o sistema di inclinazione |
| Software completo anche su macOS | Estetica fortemente “gaming”, poco neutra |
| 3 knob programmabili molto utili | Non è nata per digitazione o scrittura prolungata |
| Profili multipli e layer personalizzabili | Per alcuni workflow è un tool in più, non un sostituto |
| Ingombro ridottissimo / libera spazio sul desk | Richiede un minimo di adattamento iniziale |
| Supporto sia destrorsi che mancini | Prodotto di nicchia: ha senso solo se sai cosa farne |
Conclusioni
Non avevo ancora avuto modo di conoscere KiiBOOM prima di questa recensione, la Cybrix 29 è stato il mio primo contatto con il brand e, quando mi è stato proposto di provarla, ho accettato più per curiosità che per reali aspettative. È un prodotto che non passa inosservato e, proprio per questo, mi è sembrata l’occasione perfetta per capire come l’azienda interpreta il mondo degli input device.
Ringrazio KiiBOOM per avermi dato la possibilità di testare questo gaming pad perché è stato un modo concreto per avvicinarsi a un brand nuovo partendo da un dispositivo con un’identità precisa e riconoscibile. La Cybrix 29 non finge di essere ciò che non è, non prova a sostituire una tastiera, non vuole essere universale e non strizza l’occhio a chi cerca comfort di digitazione tradizionale. È un dispositivo verticale, pensato per prendersi il suo spazio sulla scrivania e fare una sola cosa, ma farla meglio.
Il design, i tre knob programmabili, la struttura top-mounted con foam interno, gli switch magnetici regolabili al millimetro e un software davvero completo anche su macOS raccontano una visione chiara: non cambiare il modo in cui lavori o giochi, ma ottimizzarlo. In alcuni contesti taglia via passaggi superflui, in altri si affianca alla tastiera principale e, in certi scenari, finisce persino per metterla in ombra. Insomma, non non è una periferica pensata per piacere a tutti, e forse è proprio questa la sua caratteristica più interessante.
Vi ringrazio per aver scelto di passare qualche minuto del vostro tempo tra le pagine di Presskey.it. Come sempre se avete domande, dubbi o volete condividere il vostro setup, i commenti sono sempre aperti.
Ciao.
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