Quando si sceglie una tastiera meccanica, ci si concentra spesso su elementi che compongono giustamente la parte "meccanica" (switch, layout, materiali, retroilluminazione), ma c’è un aspetto fondamentale che troppo spesso viene trascurato: come colleghiamo la tastiera al nostro dispositivo?

Il caro, vecchio cavo: la connessione USB

Partiamo dal metodo più tradizionale, quello che ha accompagnato generazioni di tastiere: la connessione cablata. Basta collegare il cavo, spesso di tipo USB-C, e la tastiera è pronta all’uso. Nessuna configurazione, nessuna batteria, nessun pensiero.

Nell'immagine la tastiera Leobog Hi75 connessa via cavo usb-c

È una scelta che continua ad avere senso per chi cerca la massima reattività, specialmente nel mondo del gaming. Con il cavo non ci sono interferenze, latenze, né il rischio che la tastiera si scarichi nel mezzo di una sessione di lavoro o di gioco. È stabile, affidabile e funziona sempre.

Certo, c’è il rovescio della medaglia: il cavo limita i movimenti e può creare disordine sulla scrivania. Ma se per te la reattività e l’affidabilità vengono prima di tutto, la connessione cablata è ancora oggi una scelta solidissima.

Wireless 2.4GHz: la reattività senza fili

Negli ultimi anni, molte tastiere meccaniche si sono evolute per offrire una connessione wireless a 2.4GHz, tramite un piccolo ricevitore USB (detto dongle). E la cosa sorprendente è che la differenza di prestazioni con la connessione cablata è quasi impercettibile.

In primo piano, il dongle USB per la connessione wireless a 2.4 GHz (Epomaker QK81)

Grazie alla tecnologia a 2.4GHz, le tastiere wireless moderne riescono a mantenere una latenza bassissima, spesso paragonabile al cavo. Questo rende la modalità perfetta per chi vuole una postazione pulita, senza rinunciare a precisione e velocità. È l’ideale per chi lavora tutto il giorno alla scrivania e vuole una tastiera reattiva, ma libera da ingombri.

L’unico vero limite? Serve una porta USB libera e un adattatore da USB-A a USB-C, per collegare il dongle, e ovviamente bisogna ricordarsi di ricaricare la tastiera ogni tanto. Ma a parte questo, è un’ottima via di mezzo tra praticità e prestazioni.

Bluetooth: la versatilità al primo posto

Poi c’è lui: il Bluetooth. Presente in quasi tutti i dispositivi moderni – computer, tablet, smartphone, perfino alcune console – è il re della compatibilità.

Una tastiera Bluetooth è perfetta per chi vive in mobilità o lavora su più dispositivi. Alcuni modelli permettono addirittura di collegarsi a tre o quattro device diversi contemporaneamente, e passare da uno all’altro con una semplice combinazione di tasti. Chi lavora con Mac, iPad e iPhone contemporaneamente sa bene quanto questo sia comodo.

L’immagine mostra un elenco di tastiere associate tramite connessione Bluetooth sul sistema macOS

Tuttavia, c’è da dirlo: il Bluetooth non è la scelta migliore quando serve reattività immediata. La connessione può soffrire di piccole latenze, soprattutto nei giochi o nelle situazioni che richiedono input molto rapidi. Inoltre, non sempre è stabile come il 2.4GHz, e a volte può essere capriccioso con i sistemi operativi più vecchi o con i BIOS dei PC.

Insomma, versatile ma non infallibile. Perfetto per la produttività, meno adatto per il gaming.

Esiste una scelta giusta?

Ora che abbiamo visto le differenze, viene naturale chiedersi: qual è la connessione migliore? La risposta, come spesso accade, è: dipende.

Se sei un gamer o un professionista che non può permettersi cali di performance, il cavo resta la scelta più sicura. Se invece lavori spesso al computer ma vuoi una scrivania ordinata, magari con una tastiera che si muove con te in casa, il 2.4GHz è un’ottima alternativa. E se sei sempre in viaggio, o lavori con più dispositivi diversi, il Bluetooth ti darà la massima libertà.

La buona notizia è che molte tastiere moderne – come la Epomaker P65 che ho recentemente recensito – offrono tutte e tre le modalità in un solo dispositivo. Questo significa che non devi più scegliere una volta per tutte, ma puoi adattare la connessione al tuo uso quotidiano: cablata per quando sei alla scrivania, Bluetooth per l’iPad, 2.4GHz per lavorare dal divano.

Conclusione

Scegliere tra Bluetooth, wireless 2.4GHz e USB cablato non è solo una questione tecnica. È una decisione che influenza il modo in cui vivi la tastiera ogni giorno. È un po’ come scegliere se andare in bici, in moto o in auto: tutte ti portano a destinazione, ma in modo diverso.

Personalmente, adoro la flessibilità del triplo collegamento. Quando scrivo articoli per PressKey.it dal mio Mac, uso la modalità cablata. Quando passo all’iPad per correggere bozze o rispondere alle email, cambio al Bluetooth.

E tu? Qual è la modalità che preferisci? Hai mai avuto problemi di connessione con la tua tastiera? Se ti va, raccontamelo nei commenti o via email – il confronto tra esperienze reali è il modo migliore per imparare e migliorare.